Diciamo NO

15 Gennaio 2022

 A TUTTI I COLLEGHI AVVOCATI

...o perlomeno a quelli che vedono la realtà in un certo modo. Ho predisposto il testo del comunicato che segue. La mia intenzione è quella di raccogliere TRA I COLLEGHI quante più sottoscrizioni possibili e poi, fossero anche due, inviarlo TRA UNA SETTIMANA agli organi rappresentativi dell'avvocatura, al Ministero della Giustizia e a quante più istituzioni e media possibili. Non penso di conseguire dei risultati concreti: l'idea è quella semplicemente di lasciare una testimonianza inequivocabile e perenne di dissenso. Chiunque intendesse aderire, mi contatti privatamente.

COMUNICATO

Siamo avvocati, ma quello che segue lo scriviamo in primo luogo in quanto cittadini. Anzi, in quanto essere umani. Essere umani significa (o meglio, dovrebbe significare) essere dotati nel contempo di razionalità, dignità e solidarietà, esattamente i concetti che – da ormai quasi due anni – vengono quotidianamente calpestati in nome dell’“emergenza”. “Emergenza” è la parola magica con la quale la nostra società convive da molto più di due anni e nel nome della quale sono state giustificate limitazioni sempre crescenti dei diritti e delle libertà: emergenza terroristica, emergenza economica, emergenza climatica... emergenza sanitaria. Riforme, leggi speciali, guerre umanitarie, sospensione dei diritti, sicurezza, sono alcune delle tante altre espressioni che la neolingua dell'”emergenza” ha reso imperanti. Un processo che ha insomma radici molto risalenti nel tempo ma che ora con un'improvvisa accelerazione è giunto ad un punto cruciale e forse irreversibile. Il punto nel quale noi abbiamo deciso di opporre il nostro NO.

Come avvocati, come cittadini e come essere umani diciamo NO alla violazione del nostro primario diritto a rifiutare trattamenti sanitari sul nostro corpo nel nome di un presunto interesse collettivo che i fatti hanno dimostrato essere insussistente e pretestuoso. Diciamo NO a limitazioni sempre più gravi della nostra libertà personale, attuate in palese violazione di principi basilari di una società civile e democratica prima ancora che della Costituzione Italiana e di disposizioni di diritto internazionale. Diciamo NO a politiche discriminatorie e vessatorie che non trovano alcuna giustificazione o anche solo logica correlazione con presunti obiettivi di salute pubblica o che, nel migliore dei casi, sono palesemente sproporzionate rispetto ai risultati che concretamente possono conseguire a tal fine.   Diciamo NO alle violenze e ai ricatti che il potere e i suoi servitori hanno messo in atto per piegare la legittima resistenza di chi ha cercato di far valere i propri diritti.  Diciamo NO alle falsificazioni e mistificazioni che ripetutamente i principali mass media nazionali hanno messo in atto per avallare le suddette politiche e silenziare, se non denigrare e screditare, con toni di inaudita violenza, le poche voci dissenzienti. Diciamo NO all'emarginazione di coloro che, a livello di politiche sanitarie, hanno provato a sostenere tesi e approcci differenti imbattendosi in un muro di silenzio e mancanza di quel confronto che dovrebbe costituire la base di un reale e proficuo metodo scientifico.

Come avvocati assistiamo con raccapriccio al silenzio del nostro Ordine e delle istituzioni forensi, capaci di levare la loro voce solo quando si è trattato di cercare di guadagnare un posto in prima fila nell'iniziale somministrazione dei vaccini e poi muti davanti allo stupro reiterato della Costituzione Italiana e persino dei diritti degli stessi avvocati e quindi del diritto di difesa di ogni cittadino.

Di fronte infine al vergognoso mancato intervento della Magistratura, prendiamo atto che lo Stato di diritto è ormai un'illusione sepolta sotto interessi molto più potenti, anche se non altrettanto nobili. Malgrado tutto, noi continueremo però a vivere come avvocati, nel senso vero e autentico di difensori dei diritti; come cittadini, titolari di libertà che nessun potere potrà alienarci perché connesse al pensiero e alla ragione; come esseri umani, solidali verso coloro che subiscono ingiustizie e violenze arbitrarie.

Noi restiamo e resteremo sempre avvocati, cittadini ed esseri umani.

Andrea Marcon

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