Blocco cognitivo

16 Febbraio 2023

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 Da Rassegna di Arianna del 10-2-2023 (N.d.d.)

Una delle cose che più mi allontana dalla ”sinistra”, e non solo dai vertici ma anche da quasi tutti gli amici su FB, è il fatto che si continua a combattere il fascismo, il nazismo, i reazionari fedeli al re e all’aristocrazia e ai privilegi aristocratici. Non che abbia simpatia alcuna verso queste forme. Anzi. Solo ho un sospetto verso queste posizioni che continuano a combattere un nemico fantasmatico. Mi chiedo: perché continuano a farlo? A qualcuno di voi sembra che nei centri del potere, a Davos, nei gangli del potere finanziario ed economico, nei board delle grandi banche, vi siano franchisti, gente con la camicia nera, fanatici dell’autorità del re e dei privilegi dell’aristocrazia? Se guardate i grandi nomi del potere oggi trovate fascisti? A me sembrano tutti democratici, promotori dei diritti umani e civili, del progresso. Amanti dell’ambiente. Insomma, la pensano come voi. Potete fare un’internazionale con loro. Non vi viene il sospetto che i potenti della terra, quelli che hanno il potere reale, sostengono la vostra narrazione, la sottoscrivono?

Niente, a sinistra è come se avessero gettato il sale. Un terreno da cui non può più nascere niente, solo la ripetizione indefinita del solito salame, delle solite frasette che al potere reale non danno alcun fastidio. Ma soprattutto che non dicono niente alla vita. Credete davvero che il problema di un giovane oggi sia il fascismo, la reazione? Certo, per qualcuno lo è: per i bimbetti di buona famiglia. Gli altri hanno altre rogne. È come se a sinistra si fosse bloccato il tempo, come un blocco cognitivo. E la realtà si muove. Eccome se si muove. Sono solo le reti che buttiamo ad essere fatte con maglie che non catturano i pesci. Qualcosa nascerà. Ma non verrà da questa sinistra. Si impara di più in un bar che da infiniti discorsi con la cultura di sinistra ormai. Un par de balle per giovani in carriera, niente di più ormai.

Ps. Non risponderò agli insulti. Se non vi piace fa niente. Nu ne famo ‘na tragedia. Continuate la vostra battaglia di civiltà

Vincenzo Costa

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