"Appoggiamo Grillo"

27 luglio 2007

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Tra gli aderenti a Movinento Zero si parla giustamente di chi fidarsi e se conviene “contaminarsi” con la politica attuale. In alcuni frangenti sembra di risentire vecchie e fumose concezioni sessantottine: Grillo è nel sistema, Pardi pure, ecc. Personalmente ammiro molto Grillo. Lasciando da parte che, pur seguitissimo, in tv nessuno lo vuole, come già accaduto a Massimo Fini, io non guardo a lui come uno dentro o fuori al sistema. Pondero soltanto ciò che dice. Perché, vedete, Movimento Zero al contrario dei rivoluzionari o pseudo tali che ribollivano negli anni 70’, non deve attuare nessuna rivoluzione, né instaurare nessuna surreale dittatura del proletariato. Dobbiamo semplicemente diffondere le nostre convinzioni, suffragate peraltro da fatti e ragionamenti rigorosissimi, cercando laddove sia possibile anche di metterci in gioco politicamente. Senza compromessi o cambi di rotta causa accordi di posti di potere (ma questo mi sembra più che ovvio). Il resto? Se Grillo dice cose vicine al pensiero Zero, perché non lo devo appoggiare? Se egli accusa da anni le aziende farmaceutiche di politiche scorrette e oscure nei confronti dell’Occidente e, soprattutto, dei cosiddetti paesi del terzo Mondo, perché non ammirarlo. Una volta Grillo distruggeva computer alla fine degli spettacoli ed ora usa la rete per controinformare. Noi parliamo di antimodernismo e usiamo l’avanguardia della modernità globalizzata: il web. Combattiamo il sistema dall’interno, con i suoi stessi strumenti. Quanto a uno come Pardi e gli altri "di sinistra". Il professore (prendo questi due ma il criterio potrebbe essere riacquisito con tutti) è uno dei tanti sostenitori della sinistra prodiana, di cui a noi non importa nulla. Possiamo classificarlo come uno scontento sicuramente, ma che crede ancora nel riscatto di questo centro-sinistra senza spina dorsale. Le sue idee sono incongruenti con lo spirito e le motivazioni del Movimento. Per cui nessun appoggio ideologico risulta possibile. Il nostro vantaggio è che è molto facile vedere chi sta con noi in quanto le nostre opinioni sono completamente diverse da quelle comuni. Inoltre non si prestano a compromessi o a trasformismi gattopardeschi: o ci sei dentro o no. Vi sembra poco? Nessuno può mimetizzarsi. In ogni caso, come già qualcuno scriveva, i rivolgimenti radicali hanno bisogno di anni e forse di secoli perché accadano. Occorre la consapevolezza di un lavoro lungo e faticoso, che ciascuno di noi pagherà a modo suo. In tal ambito, al fine di renderci più ragionevoli e convincenti agli occhi di chi non ci conosce, sarebbe consigliabile, per chi scrive, una certa prosa più compassata. Capisco la rabbia e l’indignazione contro questa società falsa e perbenista. Cinicamente predisposta a favorire i pochi a danno dei molti. In genere, però, le esclamazioni belliche o gli slogan da guerriglia urbana non hanno portato mai granché bene a nessuno. Lasciarsi andare in questo sarebbe quantomeno poco beneaugurante.

Antonio Talarico

Commenti
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syn (Registered) 28-07-2007 18:17

Grandissimo Antonio. Approvo
francescoviaro@yahoo.it
Kali Yuga (Registered) 29-07-2007 16:18

In questi giorni ho visto diversi "spot" per il V-Day su you tube. E oggi mi sono imbattuto in una cosa che ha ben giustificato le mie perplessità. Uno dei "registi" che ha messo in rete il suo spot, rispondendo a vari commenti di altri utenti, ha scritto che sarebbe andato, naturalmente, al V-Day, chiedendo poi se ci sia un progetto preciso. Cioè non sanno neanche loro cosa faranno. Magari più avanti verranno delle proposte o delle linee guida, o magari ogni gruppo agirà per proprio conto basandosi anche sulla realtà locale. Ma è questo il punto: Grillo combatte varie battaglie, ma non ha un pensiero armonico, una struttura portante.
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