Berlusconi complice di Israele? Noi stiamo con l'Iran

9 febbraio 2010

Il Presidente del Consiglio Berlusconi, con un discorso in ginocchio al parlamento di Tel Aviv, giudica giusto il massacro di 1.500 civili palestinesi di un anno fa, quando gli Israeliani arrivarono a impiegare persino le armichi chimiche (fosforo bianco) contro la popolazione inerme. L'Occidente a guida Usa riprende ad agitare lo spauracchio iraniano, accusando il paese degli ayatollah di perseguire un programma nucleare con l'intento di aggredire Israele, quando invece finora dalle ispezioni diligentemente accettate dall'iran non è emersa alcuna prova che l'uranio impoverito in mano ai ricercatori di Ahmadinejad sia stato prodotto al di fuori dei fini civili dichiarati, diritto sacrosanto di uno Stato sovrano. Israele, invece, rifiuta di creare una commissione d'inchiesta che indaghi sulle atrocità commesse durante l'operazione "Piombo fuso" contro la striscia di Gaza. Come sempre, la loro memoria e sete di giustizia è ferma all'Olocausto. 

Comunicato ufficiale di Movimento Zero

Commenti
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Gaetano (Registered) 09-02-2010 18:36

Come si può non sottoscrivere questo comunicato?
Parafrasando Ahmadinejad, le dichiarazioni di Berlusconi sono le classiche parole che lo schiavo deve esprimere nei confronti del proprio padrone.
Quando sento i discorsi dei "nostri" leader su questi temi non so davvero se provare rabbia, tristezza, o indifferenza...
Di fronte a tanto sprezzo per la verità, bisognerebbe davvero tapparsi le orecchie.
baolros (Registered) 09-02-2010 20:50

Sottoscrivo il comunicato. Io sto con l'Iran.
amugnolo (Registered) 09-02-2010 21:09

"L'Occidente a guida Usa riprende ad agitare lo spauracchio iraniano"...
E' l'unica parte del comunicato che modificherei aggiungendo "apparente" guida Usa, in quanto ritengo che il popolo americano sia stato il primo ad essere lobotomizzato (e, per fare riferimento ad un dibattito recente, ad aver sperimentato una società multirazziale), noi poi abbiamo seguito, anche con l'aiuto di qualche guerra...immaginare chi possa essere il manovratore lo lascio all'intelligenza ed alla capacità di analisi di ognuno.
Per tutto il resto condivido.
davlak (Registered) 09-02-2010 21:35

sono di origini ebraiche.
non solo sto con l'IRAN, sto persino dalla parte del regime di Ahmadinejad che per quanto cruedele e totalitario non è neppure lontanamente paragonabile alla brutalità insulsa e subdola e ipocrita dei regimi democratici.
fosco2007@alice.it
lucianofuschini (IP:87.13.254.166) 09-02-2010 23:01

Io credo che l'Iran voglia effettivamente dotarsi di armi nucleari, però condivido l'appello a favore di quella nazione perchè sono convinto del suo buon diritto a dotarsi di quelle armi. Israele, che non è un Paese pacifico, grazie all'assistenza finanziaria e tecnologica della Francia fin dagli anni Sessanta ha costruito un arsenale nucleare che ora dispone di centinaia di ordigni. Nessuno in Iran pensa a un attacco nucleare per distruggere Israele, che sarebbe una pazzia suicida. L'atomica iraniana sarebbe una più che legittima arma di dissuasione contro l'aggressività dell'Impero di cui Israele è parte integrante e non vittima sacrificale come vuole la propaganda dei nostri regimi.
anarca@hotmail.it
Martin Venator (IP:93.145.12.18) 10-02-2010 11:37

Daccordo col comunicato. Ovviamente.
Stare dalla parte dei popoli oppressi è a dir poco scontato, così tanto che non posso fare a meno di fare una constatazione.
Esprimere di volta in volta, ripetutamente, solidarietà morale alle battaglie di un popolo oppresso (Tibet, Birmania, Afghanistan, Iraq, Iran, ecc.) sembra quasi un modo per distoglierci da noi stessi.
Sarà un pensiero indotto, sarà una nostra fuga, ma il dato di fatto è che si prende sempre le parti di qualcuno tra le due parti e mai la terza parte: la nostra.
Tra McWorld e Jihad noi sentiamo l'esigenza di scegliere. Io invece opterei per distogliere il nostro pensiero da entrambi i mondi e capire innanzitutto qual'è il nostro e poi sostenerlo, perchè forse è proprio il non capire qual'è il nostro mondo che ci rende più facile collocarci in quelli altrui.

"I popoli che non vogliono più avere una storia si condannano in anticipo ad essere l'oggetto della storia altrui" Alain de Benoist
MarMar81 (Registered) 11-02-2010 17:09

L'uscita di Berlusconi in Israele mi ha fatto venire in mente una canzone di una decina d'anni fa, degli inglesi Radiohead, sempre molto critici e polemici verso le storture della cosiddetta Modernità. La canzone si chiama Idioteque, "idioteca". Ecco, tutte quelle affermazioni salmodianti, tutta quella melassa verbale, entrerebbero a pieno diritto in qualsiasi idioteca. Non ultima, la "perla" del suo intervento: ha definito l'Iran un paese con una leadership dotata di scarso appoggio popolare, ignorando il margine colossale con cui Ahmadinejad ha vinto le ultime elezioni...
Nicodemo (Registered) 12-02-2010 19:21

Bhè, spero non stupisca nessuno l'uscita di Berlusconi dato che in tutti questi anni non mi sembra aver mai offerto indizi di una sua presenta vicinanza alla causa palestinese..

In risposta a tutti quelli che "stanno" con l'Iran: ma prendere le distanza da entrambe le parti no? gente sciroccata imbevuta di radicalismo religioso fino al midollo la ritenete trendy solo perchè in tal modo si discostano dal materialismo del modello liberista imperante???

Per Marmar81 infine: credi nella tua ingenuità, che le elezioni in Iran siano state libere e non manipolate???? pensi davvero che il regime teocratico iraniano lasci gli oppositori liberi di votare??? ti farei parlare con un paio di amici che han passato un po' di mesi nelle galere di Teheran...

Per me sionismo ed islamismo sono due cancri in egual misura.
mistertonight@libero.it
MarMar81 (Registered) 19-02-2010 21:59

Nicodemo, che il grosso del popolo sia con Ahmadinejad lo dicono in tanti, compreso il nostro caro Massimo Fini (che al contrario di altri dice queste cose senza bavagli o mezze parole).
Mi dispiace per i tuoi amici, ma non mi pare di aver osannato il governo iraniano nel mio intervento, né tanto meno l'islamismo. Comunque, sostenere l'opposizione interna ad Ahmadinejad, ad oggi dominata dalle classi ricche filo-occidentali, significa sostenere degli amici della globalizzazione e dei poteri forti finanziari, che di certo fanno l'interesse della popolazione locale meno di quanto può fare il regime degli ayatollah, pur con tutti i suoi difetti...
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