Il 24 aprile a Roma: basta con la televisione!

22 aprile 2010

Ha spezzato le relazioni umane, ha inventato un mondo di illusioni, ha omologato lingue e culture, ha creato una società di persone incapaci di pensare con la propria testa: è la televisione, uno dei grandi miti della modernità. McLuhan affermava che "il mezzo è il messaggio", a prescindere dai contenuti: l'effetto della televisione è quello di imporsi nelle menti delle persone, dove i contenuti sono solo secondari. Essa ha scopi totalitari: tutte le altre finalità che le vengono attribuite (informazione, educazione, divertimento) sono solo funzionali al suo vero scopo.
In passato mi sono sentito dire da molte persone che quando la tv si era rotta, essi stavano meglio. La tv infatti svuota l'uomo con un'illusione totale creando il deserto dentro di lui, sicchè anche la critica acuta che Pasolini portava alla televisione come strumento di adesione a un potere sempre più sottile e pervasivo, risulta superata. Dire che la si può spegnere se si vuole, è ipocrisia: essa condiziona tutto il tessuto sociale, sicchè non solo spegnerla non serve a niente, ma alla fine anche chi non la ama è in qualche modo costretto ad averne a che fare per sconfiggere la solitudine e il vuoto che essa stessa ha creato.
Sabato 24 aprile a Roma Movimento Zero manifesterà contro la televisione. Non manifesteremo contro la tv del potere o del mercato. Nè per una televisione migliore, anche se ce ne sarebbe bisogno. Noi manifesteremo contro l'esistenza stessa dello strumento principe della (post)modernità: riappropriamoci di una vita autentica! Basta con la televisione!

Comunicato di Movimento Zero

Commenti
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aragorn (Registered) 22-04-2010 23:50

In bocca al lupo per il 24 aprile.
Vi sono vicino. Saluti a tutti.
Marco Francesco De Marco
ste.dandrea@libero.it
Stefano DAndrea (Registered) 23-04-2010 15:30

Purtroppo non potrò essere presente. Condivido parola per parola l'intero comunicato. Osservo, tuttavia, che la televisione non sarebbe quello che è, così come i quotidiani, i settimanali e i mensili non sarebbero quello che sono, se fosse vietata o molto limitata la pubblicità (forse basterebbe che i costti per la pubblicità non potessero essere scaricati dalle imposte). La pubblicità è il centro poropulsore del sistema (assieme al credito "elargito" dal capitale finanziario), il quale non esisterebbe - sarebbe gtutt'altro - se la pubblicità fosse vietata o severamente limitata. Forse una televisione senza pubblicità (ogni canale televisivo trasmetterebbe al più due o tre ore al giorno) sarebbe perfino un male minore, che i libertari potrebbero tollerare.
Stefano D'Andrea
fosco2007@alice.it
lucianofuschini (Registered) 23-04-2010 16:35

Sottoscrivo quanto dice Stefano D'Andrea, le cui puntualizzazioni sono molto spesso illuminanti. Proporsi l'abolizione della TV mi sembra una fuga in avanti. Farlo davanti alla RAI è come chiedere a un dittatore di suicidarsi per togliere il disturbo. Credo che bisognerebbe promuovere una campagna contro la pubblicità e per il controllo della qualità delle trasmissioni nella TV pubblica; nel contempo confinare le emittenti private nelle TV criptate, a pagamento. Non sarebbe fiacco riformismo, perché sovvertirebbe tutto il sistema. Obiettivi come questi sarebbero più condivisi.
ottavino (Registered) 23-04-2010 22:02

Devo lavorare. Comunque, buona manifestazione.
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