Le nostre nonne avevano ragione!

17 gennaio 2011

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"Mamma, ti prego, basta dare carne a Marco, e poi tutto quel burro, vuoi fargli andare il colesterolo alle stelle? E poi ancora uova, ne può mangiare solo tre a settimana, ricordi? l'ha detto il pediatra". La mamma di Marco si lamenta con la nonna per il menu che prepara al nipotino. E la nonna non capisce, ma sta zitta, l'ha detto il pediatra, se non lo sa lui che è laureato...
Ma siamo proprio sicuri che abbia ragione il pediatra? Che fondamento scientifico sta dietro ad una raccomandazione che fa a pugni con quanto tramandato per generazioni? Possibile che all'improvviso alimenti considerati sani per millenni diventino dannosi e se ne limiti il consumo?
La risposta è molto semplice: no, il pediatra non ha ragione. Il colesterolo è una sostanza vitale per l'organismo e non ha nessun senso che una persona sana cerchi di tenerlo basso.
Ma come è possibile che il mondo scientifico abbia preso un abbaglio così colossale? Non è facile spiegarlo, anche perchè la cosa sembra obiettivamente inverosimile. Se però ci si prende la briga di andare a spulciare negli studi che avrebbero dimostrato "incontrovertibilmente" il legame tra il consumo di grassi saturi (burro, uova, lardo) e i problemi cardiaci si scopre che i dati non hanno mai confermato l'ipotesi, neppure lontanamente.
Inizia Ancel Keys, un ricercatore americano molto ambizioso, che studia i dati relativi al consumo di grassi saturi di vari Paesi e li mette in relazione con le morti da malattie cardiache. La correlazione è evidente, ma ci sono due grossi problemi: il primo è che correlazione non vuol dire causa (ad esempio, posso correlare le dita ingiallite con il cancro ai polmoni, perchè chi fuma ha la tendenza ad avere le dita ingiallite, ma non sono le dita gialle la causa del cancro), il secondo, molto più grave, è che il signor Keys ha deliberatamente utilizzato solo i dati dei Paesi in cui la teoria viene confermata, ignorando volontariamente altre nazioni, come ad esempio Francia e Svizzera, dove un altissimo consumo pro capite di grassi saturi si accompagna ad una salute cardiovascolare di ferro (da qui il cosiddetto "paradosso francese").
Eppure la teoria prende piede. E il motivo è presto detto: la teoria fa molto comodo alle industrie alimentari, e sono proprio queste industrie a influenzare e corrompere il mondo scientifico in modo che nessuno osi metterla in discussione (e chi ci prova pagherà conseguenze altissime in termini di carriera). Infatti la teoria mette un freno al consumo di alimenti naturali in favore di altri alimenti che possono essere prodotti esclusivamente a livello industriale (penso agli oli di semi, che sono grassi polinsaturi, ma anche a cereali, farine, corn flakes, merendine eccetera eccetera).
E poi non dimentichiamo che si tratta di una teoria politically correct. E' infatti nel '900 che inizia a prendere piede l'idea che non sia degno dell'uomo uccidere e mangiare animali e sempre più persone decidono di alimentarsi in maniera completamente vegetariana.
Ma una teoria può essere conveniente e affascinante finchè si vuole, ma va confermata scientificamente. Nessun problema, basta mettere in piedi uno studio che  tenga sotto controllo una tipica cittadina americana del Massachussets (Framingham), e i dati confermeranno l'ipotesi. E come va a finire? Tutto confermato, vero? Macchè... ecco cosa afferma il direttore di quello studio, costato centinaia di milioni di dollari:
"A Framingham, Massachussets, più grassi saturi si mangiano, più colesterolo si mangia, più calorie si mangiano, più basso è il livello del colesterolo nel sangue" (Dr. William Castelli).

Eppure i sostenitori della teoria lipidica affermano che il Framingham Study dimostri incontrovertibilmente il legame tra consumo di grassi saturi e malattie cardiache. Incredibile vero?
Si, proprio incredibile. E il risultato di questa truffa (non riesco a trovare un'espressione più valida) è l'esplosione incontrollata di obesità e malattie degenerative (diabete, ma anche cancro, osteoporosi, Alzheimer, eccetera) e contemporaneamente il vertiginoso aumento del consumo di farmaci (le statine, i famaci che abbassano il colesterolo, sono tra i farmaci più venduti al mondo, oltre che i più inutili). Naturalmente solo i malpensanti cronici e i complottisti da strapazzo possono pensare che le case farmaceutiche abbiano influenzato una teoria che ha fatto loro lievitare i profitti...
Ma perchè la raccomandazione a non mangiare grassi saturi avrebbe provocato un'epidemia di obesità così spaventosa? Dopo tutto i grassi sono molto calorici. E' vero, ma un pasto a base di grassi sazia a lungo, mentre un pasto a base di carboidrati riempie nel breve, ma poi lascia il cosidetto "buco allo stomaco" che ci fa dire "non ci vedo più dalla fame!" e ci fa consumare in modo compulsivo snack dolci o salati, succhi di frutta e merendine (lo dice perfino la pubblicità...).
Un eccessivo consumo di zuccheri, sotto forma di pasta, pane, patate o dolci, provoca un'innalzamento della glicemia che deve essere immediatamente regolato dall'insulina. Il processo funziona quando le quantità sono ragionevoli mentre inizia ad avere dei problemi quando si esagera, e allora può insorgere il diabete. Al contrario un eccessivo consumo di grassi (purchè sani) non provoca nulla. I grassi vengono semplicemente assorbiti dall'organismo  in modo molto più lento e non provocano iperglicemia.
Oggi le raccomandazioni ufficiali ci spingono ad una dieta composta per il 55-60% di carboidrati. Una follia. Tutti i nutrizionisti "low carb" raccomandano di tenere i carboidrati al massimo al 20% (100g al giorno in una dieta a 2000 calorie), e coprire il resto del fabbisogno con grassi (60%) e proteine (20%). Ovviamente mangiando il più possibile sano, naturale e genuino.
Negli Stati Uniti, dove il problema obesità è più pressante che da noi, il "low carb" viene seguito con successo da milioni di persone che hanno deciso di non seguire più le linee guida delle agenzie governative, ma si fidano dei consigli degli esperti che dai loro libri e dai loro blog diffondono un nuovo, ma allo stesso tempo antico, modo di alimentarsi e di vivere.

Paolo Costa

Commenti
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daniela (IP:151.15.187.116) 17-01-2011 14:56

Mi dispiace ma qui non vi seguo.
Non è forse vero che abbiamo messo ai primi posti del nostro essere antimoderni il principio della sobrietà e un uso corretto della scienza? Su questo articolo si contrappongono a teorie "scientifiche" altre teorie "scientifiche" niente affatto verificabili con una ricerca empirica su internet.
Preferisco osservare il mondo che mi circonda per farmi un'idea.
I nostri avi mangiavano meno di noi, soprattutto di carne, di grassi, di zuccheri. Le immagini che ci sono pervenute parlano di individui, nella media, dal fisico equilibrato. Anche i paesi poveri, non certamente quelli miseri, ci danno indicazioni positive riguardo alla costituzione delle persone.
Noi viviamo in un mondo di relativa abbondanza, in cui vediamo i relativamente poveri essere spesso più grassi dei ricchi.
Mangiamo troppo, mangiamo male, mangiamo prodotti che contengono conservanti, coloranti e chi più ne ha più ne metta.
Assumo la regola che si è quel che si mangia. I nostri concittadini sono spesso sformati da tendenze alimentari fortemente squilibrate: c'è chi mangia troppo, chi mangia troppo poco, chi seleziona "scientificamente" quel che ingoia, chi ingurgita di tutto.
Basta. Dovremmo mangiare per vivere, sobriamente, e poi pensare ad altro. Non vivere per mangiare.
paolo.enrico.costa@gmail.com
paolo883 (Registered) 17-01-2011 15:46

Cara Daniela,
Non mi pare di aver detto nell'articolo che si debba mangiare molto. Se ci si impegna a limitare i carboidrati si finisce naturalmente per mangiare meno, vista la natura altamente saziante di grassi e proteine (questo è quello che sperimento personalmente).

Comunque se vuoi approfondire l'argomento ti consiglio alcuni link:

http://www.amazon.com/Why-We-Get-Fat-Borzoi/dp/0307272702

http://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=9f04e2d61f3ef934a35754c0a9649c8b63

e in italiano:

http://www.dottorperuginibilli.it/index.php/alimentazione/451-i-miti-della-dietologia-moderna

La teoria del colesterolo non è mai stata dimostrata da nessuno, nonostante questo un'intera industria ha fatto soldi a palate su di essa. Milioni di persone, anche sane, nel mondo prendono statine e gonfiano di soldi le case farmaceutiche.

Credimi, è una truffa di dimensioni colossali che prima o poi verrà smascherata.

Questo articolo vuole essere un piccolo contributo (ahimè, sicuramente non decisivo) alla causa.
max (Super Administrator) 17-01-2011 16:57

In effetti devo riconoscere che per quel poco che so in materia, la mistificazione in atto è grande, anche per quanto riguarda la dieta low fat. Mi pare non infrequente infatti che tale dieta venga associata a un consumo improprio ed eccessivo di grassi e di carne ma di qualità bassissima, tipo le schifezze dei vari fast food di cui gli Usa sono zeppi, sicchè la dieta low fat sarebbe una causa degli obesi americani! Mentre da quel poco che ho inteso è esattamente il contrario, ossia tale dieta comporterebbe l'assimilazione di una misura equilibrata di grassi naturali (non eccessiva, nè certo le porcherie industriali o da fast food) finalizzata a dare al corpo l'energia sufficiente per una giornata attiva.
paolo883 (IP:217.111.139.241) 17-01-2011 17:50

Max, confondi low-fat con hi-fat :-)

Le diete low fat sono quelle povere di grassi e ricche di carboidrati, raccomandate da tutte le agenzie nutrizionali occidentali. Queste raccomandazioni sono alla base dell'epidemia di obesità che affligge gli USA (e anche, in minore misura, l'Europa). Vuoi la prova? Guarda l'andamento del peso medio negli USA:

http://en.wikipedia.org/wiki/File:USObesityRate1960-2004.gif

come vedi c'è un'impennata alla fine degli anni 70, proprio quando la commissione McGovern raccomandò ufficialmente agli americani di mangiare meno grassi.

Ovviamente è importante distinguere tra grassi sani e grassi cattivi. La McDonald fino agli anni 70 friggeva le patatine nel sego di bue, che è un grasso naturale. Poi fu costretta ad usare grassi transgenici (i famosi grassi idrogenati, oggi proibiti in alcuni paesi) perchè si era deciso che i grassi animali facessero male. Che vergogna...
max (Super Administrator) 17-01-2011 18:22

scusa, ho scritto "low fat" ma volevo dire "low carb"...cioè quella che descrivi nel tuo articolo...
paolo883 (Registered) 17-01-2011 21:39

Scusa tu, si poteva capire benissimo dal testo che avevi invertito i termini :-)
Noto (IP:2.158.56.224) 17-01-2011 19:48

Ma chi è questo dottor Francesco Perugini Bili citato come fonte di verità?! Chi è?! Chi lo conosce?! Perché, da utente, mi dovrei fidare di uno che scrive quattro cose su un blog, dove per quanto mi riguarda, potrebbe scriverci chiunque, spacciandosi per un luminare?! Poi, che è sto sito Amazon.com dove c'è una carrellata di libri scritti da presunti dietologi di cui nessuno sa provenienza e percorso culturale, aventi tutto l'interesse a vendere i loro elisir di giovinezza?! Un consiglio: parlate con il buon vecchio medico di famiglia, uno bravo, che vi conosce da una vita e di cui vi fidate, che passa giornate intere a studiare seriamente e a mettere in discussione tutto senza accettare passivamente niente come assodato e che impiega le proprie giornate ad ascoltare e a curare i propri pazienti, raccogliendone dolori e affanni, cercando di proteggerli dalla tanta, TROPPA, cattiva informazione pilotata sia dalle case farmaceutiche sia da tutti i nuovi guri della tv e purtroppo ormai anche di internet! E mangiate sano tutto e poco, evitando tutte le porcherie industriali e tutti gli estremismi culinari.
paolo883 (Registered) 17-01-2011 21:36

Caro Noto,

Nella seconda metà del secolo scorso la dieta occidentale è stata forzatamente modificata (da scienziati, non da medici di famiglia) e il risultato è stato un aumento spaventoso di:

Obesità
Diabete
Osteoporosi
Tumori
Malattie mentali (ti dice niente l'eplosione dell'utilizzo di psicofarmaci anche tra bambini?)
Dipendenze di ogni tipo (droga, gioco, porno)
Infertilità

Se non ti vanno bene i link che ho messo puoi dare un'occhiata al sito della Weston a. Price foundation che queste cose le dice chiare e tonde: http://www.westonaprice.org/

Quando ero piccolo io il dolce lo mangiavo il giorno del mio compleanno, se andava bene (e la mia famiglia non era povera). Oggi è normale finire col dessert.
aragorn (IP:81.75.53.91) 17-01-2011 22:01

L'articolo di Paolo Costa ha il pregio di illuminarci sul fatto che potenti lobbie finanziarie e farmaceutiche pianificano le guarigioni... a partire dalle malattie. Il pregio è ancor maggiore perchè ci indirizza verso questo tipo di consapevolezza: oltre alla nostra vita sociale ed economica, ci inducono a nutrirci in una certa maniera affinché ci si ammali e successivamente ci si curi con grande dispendio economico.
E' certamente vero che l'eccesso di carboidrati ha portato il numero dei diabetici alla decuplicazione in pochi decenni ed è altrettanto vero che non solo i francesi, ma anche altri popoli che si caratterizzano per il maggior consumo di carni, burro e grassi animali, non patiscono le catastrofiche conseguenze paventate dalla medicina ufficiale. Mi sembra che la motivazione paventata, cioè l'interesse economico, sia logica oltre che ben illustrata. Ricordatevi che la spietatezza di queste tipologie umane (o presunte tali), che noi per motivi di riassunzione chiamiamo lobbie o multinazionali, è tale da far impallidire la memoria di Attila e Gengis Khan. In questo bel quadretto il buon vecchio medico di famiglia rappresenta un animale estinto da decenni. Quello che ha preso il suo posto, riceve provvigioni, viaggi all'estero travestiti da congressi, telefonini, TV, quando non soldi in contanti dagli informatori farmaceutici, per partecipare allo sport preferito dalle case farmaceutiche, ovvero il comparaggio. Il buon vecchio medico di famiglia è una rarità da zero virgola per cento, ed esiste ancora quanto le macine del mulino bianco fatte dalla nonna sul tavolaccio di legno a lume di candela, mentre tutti dormono felici...
kulma (Registered) 18-01-2011 10:57

Scusate, premetto che sull'argomento sono poco ferrato.
Paolo dice:

"Le diete low fat sono quelle povere di grassi e ricche di carboidrati, raccomandate da tutte le agenzie nutrizionali occidentali"

A me risulta che i carboidrati non li raccomandi nessuno. Anzi, che siano la prima cosa che ti eliminano in una dieta. A mia madre, ipercolesterolemica, prima dei grassi gli hanno eliminato pane e pasta.
paolo883 (Registered) 18-01-2011 13:59

Le linee guida ufficiali parlano di una dieta "equilibrata" (virgolette mie) quando i carboidrati rappresentano almeno il 55% dell'energia ingerita (non riesco a trovare un link ma sono sicuro sia così). Il medico di tua madre è probabilmente parzialmente eretico (fortunatamente ce ne sono).

Ho detto "parzialmente" perchè, se il suo problema ero solo un colesterolo alto, ha fatto una cosa assolutamente inutile. Leggi infatti un'altra perla dal Framingham Study (quello di cui parlo nell'articolo): "There is a direct association between falling cholesterol levels over the first 14 years of the study and mortality over the following 18 years. 11% overall and 14% CVD death rate increase per 1mg/dl per year drop in cholesterol levels". In pratica esiste una correlazione positiva tra l'abbassamento del colesterolo e l'aumento della probabilità di morire negli anni successivi.

Questa è la scienza che governa le nostre scelte, una scienza che ci ha fa avere paura di una cosa che non esiste (e che , guarda caso, non provoca alcun sintomo).

paolo883 (Registered) 18-01-2011 14:09

Ecco qua, l'ho trovato sul sito della SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana)

http://www.sinu.it/larn/carboidr.asp

c'è scritto "sarebbe opportuno raccomandare che almeno il 55% del fabbisogno energetico sia fornito dai carboidrati."

Giusto per informazione, ecco i soci collettivi della SINU:

http://www.sinu.it/soci_collettivi.asp

ci sono la Nestlè, la Kellogs, eccetera eccetera.....
kulma (Registered) 18-01-2011 14:31

Si, però qualsiasi nutrizionista, medico o istruttore di palestra interpelli per dimagrire ti dirà di eliminare oltre gli zuccheri i carboidrati. Proprio perché se la tua vita non prevede una buona attività fisica questi si trasformano in zuccheri (o roba simile, ripeto non sono espertissimo). Anche quando andavo in palestra mi consigliavano di mangiare carboidrati in modeste quantità e solo prima dell'esercizio fisico.
paolo883 (Registered) 19-01-2011 22:13

I professionisti privati spesso non seguono le linee guida ufficiali perchè si acorgono che non funzionano. Nelle palestre ancora di più perchè chi fa body building ha un'attenzione maniacale alla salute (almeno chi non prende steroidi) e in genere frequenta siti dove già queste cose sono di dominio pubblico (specie negli USA) e non lo puoi prendere in giro
Stefano DAndrea (Registered) 18-01-2011 13:15

Sull'argomento sono del tutto incompetente. In famiglia non si facevano distinzone tra carboidrati, grassi, dolci low fat e low carb e anzi erano parole che nemmeno si pronunciavano.
I bambini mangiavano molte uova della nonna (sbattute, con il limone sul cucchiaio e con il buchetto); molta frutta della nonna: quando la pianta dava i fichi o le ciliege o le pesche si faceva abbuffata. Marmellate e succhi di frutta erano fatte in casa. I succhi mi piacevano meno rispetto a quelli comprati (quelli fatti in casa erano più dolci), ma mio padre e mia madre non acquistavano succhi di frutta, a causa dei conservanti. Allo stesso modo mio padre aveva posto a mia madre, che aveva accettato di buon cuore, il veto su coca cola, patatine e merendine, che non sono state mai acquistate.
A casa si faceva la pizza napoletana una volta ogni due settimane(la famiglia non è mai andata a cena fuori; sono stato io divenuto grande a portare al ristorante mamma e papà); ogni mese si faceva la polenta. I dolci delle feste, comprese le torte, erano tutti fatti in casa.
Passate e pelati erano nostri. Salsicce e affettati erano nostri. E anche di maiale si faceva abbuffata.
Ovviamente si friggeva tutto con l'olio di oliva, che consumavamo in grande abbandanza (anche se non era "nostro")
Insomma per noi tutto ciò che produceva il nonno e la nonna era buono e non ci interrogavamo sull'opinione della scienza.
Quindi, l'articolo è interessante nella parte in cui demolisce. Sulla parte propositiva non mi esprimo. La condivido nella misura in cui suggerisce di mangiare cibi autoprodotti o prodotti da contadini che si conoscono.
paolo883 (Registered) 18-01-2011 13:33

Stefano, il tuo intervento è commovente.

La scienza ha preteso di spiegare il metabolismo umano con strumenti di osservazione a dir poco rudimentali, e in base a queste osservazioni ha deciso che quello che faceva la tua famiglia non andava bene (mi riferisco ad esempio alle abbuffate di maiale).

Nei secoli passati chi se lo poteva permettere mangiava quotidianamente selvaggina, i poveri andavano avanti a polenta per necessità ma ne avrebbero fatto volentieri a meno. Oggi invece c'è chi dice che la soia sia un valido sostituto della carne.
tullio (IP:93.36.209.1) 18-01-2011 15:32

Per quel che mi è dato di sapere e di vedere, mi sento pienamente in sintonia con Daniela che inoltre focalizza e mette a nudo perfettamente la natura perfida e contrastante delle teorie "scientifiche" e che tali ricerche per quanto buone che appaiono nelle loro spiegazioni, non mi sembrano sufficientemente suffragate e ne diffido per via delle loro inconfutabilmente interessate autorità.

Inoltre aggiungerei che per un individuo non sufficientemente "vaccinato", ossia, la maggioranza in balia alle correnti dello scientismo nutrizionale, l'enorme moltiplicarsi di questo genere di conoscenza - alla pari di altri - spesso si rivela uno degli ostacoli più dannosi che lo confondono e lo indeboliscono immunizzandolo dall'acquisizione di una qualsiasi percezione positiva del proprio organismo.

Sull'articolo - interessante ma vale quanto suddetto - c'è però un punto col quale sento di condividere con Paolo, ed è quello in cui afferma che a contrastare le teorie delle industrie alimentari "chi ci prova pagherà conseguenze altissime in termini di carriera"; aggiungerei che nondimeno prima che nell'industria, ossia il mondo produttivo, ciò avviene nel mondo accademico e settario della ricerca scientifica.

A questo proposito. L-F Céline nella sua tesi di laurea in medicina ci racconta di uno dei casi più sconcertanti e sicuramente uno più significativi (per lo sviluppo che ebbe nella medicina e nella chirurgia) di uno di questi sciagurati avventori; ci racconta della amara vicenda de "Il dottor Semmelweis", lo scenziato che nel bel mezzo dell'ottocento viennese ebbe il torto di scoprire l'origine della la febbre puerperale che causava il decesso delle partorienti. La scoperta dette molto fastidio ai grandi dotti della materia e così accadde che egli divenne vittima di diffidenze, derisioni, ostracismi e persecuzioni che lo portarono dapprima all'emarginazione dal mondo della medicina, infine alla follia e alla morte precoce. 40 anni dovranno ancora passare perchè vengano adottata la sua scoperta. 40 anni di intrighi criminali accresciuti da inutili sofferenze.

"Supponiamo che oggi, allo stesso modo, venga un altro innocente che si metta a guarire il cancro. Manco s%u2019immagina che genere di musica gli farebbero subito ballare! Sarebbe veramente fenomenale! Ah! Meglio che prenda doppie misure di prudenza! Ah! Meglio che sia avvertito. Che se ne stia maledettamente bene in guardia! Ah! Sarebbe tanto di guadagnato se si arruolasse immediatamente in una qualche Legione Straniera! Niente è gratuito in questo basso mondo. Tutto si espia, il bene come il male, si paga prima o poi. Il bene è molto più caro, per forza." (tratto da, Il dottor Semmelweis)

Noto (IP:94.164.203.69) 18-01-2011 16:22

Puoi mettere tutti i link che vuoi! Non mi fido delle notizie che ci vengono propinate da qualsiasi ciarlatano, che soprattutto guadagna anche in termini di donazioni per darle. Non ho bisogno del dott tal dei tali per farmi dire l'ovvio! Si sa che i cibi preparati a casa dalla nostalgica figura della nonna o il maiale del contadino del paese siano genuini, mentre tutti i prodotti industriali non sempre lo sono. Io ho invitato a non prendere per oro colato tutto quello che proviene da tv, giornali e siti internet senza che si abbia un bagaglio culturale tale da permettere di poter discernere con obiettività. Per questo invitavo a rivolgersi al proprio medico DI FIDUCIA per giudicare la validità di certe castronerie. A chi diceva che i medici di famiglia sono una massa di venduti e comparaggisti, vorrei dire che ce n'è un enorme numero che va al di là dello 0,.... che lavora nell'ombra tutti i giorni e che dà saggi consigli contro tutto quello che viene propugnato dai mass media e molto spesso ci rimette in termini di scelte, perché il paziente non vuole mai tornarsene a casa senza la ricetta di qualche intruglio. Per cui, se non si hanno patologie, intolleranze o allergie e non si è costretti ad usare dei farmaci particolari che controindichino alcuni alimenti, è bene mangiare tutto e poco, EVITANDO COME LA PESTE, prodotti e schifezze industriali!
paolo883 (Registered) 18-01-2011 20:49

Noto, questa sudditanza nei confronti dei medici mi sconforta (o forse sei medico pure tu?).

Porca miseria, noi abbiamo una testa pensante e abbiamo il diritto sacrosanto di decidere cosa è giusto e cosa è sbagliato, e di non fidarci a priori di quello che dice il medico (si, anche quello di famiglia per bravo che sia) che generalmente rispecchia la posizione ufficiale del mondo scientifico.

Io una volta mi presentai dal medico di famiglia con un'auto diagnosi che lui ovviamente mi rovesciò con un sorrisetto compiacente. Risultato? il chirurgo dopo la prima operazione si accorse che avevo ragione io e me ne fece un'altra il giorno dopo che rispecchiava la mia diagnosi. E ci sarebbe anchhe un altro episodio incredibile di cui però non voglio parlare.


Sull'argomento nutrizione c'è chi dice bianco e chi dice nero. Cosa faccio, tiro la moneta? o faccio la pecora e scelgo la linea ufficiale, pur se contestata da tantissimi esperti (o ciarlatani come li definisci tu)? Oppure mi documento per capire il motivo di queste controversie e scegliere di conseguenza? Io ho scelto quest'ultima strada e, ti posso assicurare, ne ho scoperte di cotte e di crude, tanto che ancora oggi mi chiedo come sia verosimile tutto questo.

Dici che bisogna mangiare poco. io dico che si deve mangiare IL GIUSTO per fornire al corpo l'energia sufficiente a funzionare al meglio (e ti posso assicurare che il mio oggi funziona molto, molto meglio che 7 mesi fa quando ho iniziato a mangiare in modo tradizionale).

Siamo d'accordissimo sulle schifezze industriali... e cosa credi che sia la farina raffinata che si usa per fare il pane? o lo zucchero? pensi che si trovino sugli alberi? No, sono semplicemente alimenti raffinati che fanno ingrassare e non nutrono.

Saluti.
paolo883 (Registered) 18-01-2011 17:14

Ragazzi, vediamo di capirci. Io in questo articolo ho tentato di smontare delle teorie scientifiche che si basano su studi a mio avviso taroccati. Quindi non sto combattendo la scienza con altra scienza, ma semplicemente contestando delle teorie che non sono state dimostrate e che hanno modificato abitudini alimentari millenarie.

Sto semplicemente spingendo per un ritorno alla tradizione, ma purtroppo constato con un certo disappunto che queste teorie abbiano ormai preso piede definitivamente nella mente anche di persone aperte e critiche come sono quelle che partecipano a questo blog.

E' un vero peccato! Invece di pensare "a priori" che i testi che ho citato siano scritti da ciarlatani, non varrebbe la pena dare un'occhiata critica alle argomentazioni e poi decidere di conseguenza? L'argomento è di un'importanza mostruosa, c'è di mezzo la nostra vita e la nostra salute, e queste teorie hanno provocato sofferenze enormi a milioni di persone!

P.S. penso che la cosa che suscita più diffidenza siano le raccomandazioni nutrizionali che ho messo alla fine. Ho sbagliato, in effetti sono completamente fuori luogo e vorrei non averle messe.
Noto (IP:94.167.53.135) 18-01-2011 22:24

Ho detto che chi scrive teorie non perfettamente aderenti al pensiero scientifico dominante potrebbe non essere in buona fede e ricavarsi anche lui la sua buona fetta di mercato, spacciando per ottime delle emerite ciarlatanerie. E quindi non essere diverso dalle lobbies farmaceutiche. Tu non hai elementi per dire che quello che dici tu sia giusto. Il fatto che tu stia bene si può tenere in considerazione, ma non si può generalizzare! La bontà di una teoria va dimostrata con i numeri e anche questi purtroppo possono essere alterati in base alle esigenze economiche. Per cui saggiamente non mi fido! Dicevo di mangiare poco e tutto,perchè ritengo che siamo in una società consumistica in cui mangiamo troppo rispetto alle fatiche che dobbiamo affrontare. C'è differenza fra un lavoro mentale ed uno manuale e c'è anche un diverso consumo di energie! Inoltre, non tutti hanno la possibilità di avere l'orto e la vacca a disposizione e siccome si deve campare lo stesso, meglio mangiare il necessario senza eccedere in estremismi di alcun genere e natura. Ps: se il tuo medico ti ha deluso, lo Stato italiano ti dà la possibilità di cambiarlo! Certo, se cerchi il medico che ti dica che hai sempre ragione, difficilmente lo troverai o se lo trovi, io, se fossi in te, me ne guarderei!
paolo883 (Registered) 19-01-2011 12:40

Ciao, permettimi di dire che gli elementi li ho, ho pubblicato alcuni link e alcuni grafici che dimostrano l'infondatezza di certe teorie (io da parte mia invece non sto cercnado di dimostrare niente, voglio solo che il buon senso torni ad essere sensato), solo che mi sembra di percepire da parte tua un aprioristico rifiuto a pensare che dentro quelle pagine ci possa essere qualcosa che sia degno di attenzione.

Ti prego di guardare questa pagina:

http://www.gnolls.org/1086/the-lipid-hypothesis-has-officially-failed-part-1-of-many/

Riprende il grafico dell'andamento dell'obesità negli USA che ho pubblicato precedentemente, ma lo evidenzia meglio. Come vedi nel '77 una commissione governativa ha stabilito che i grassi fanno male, e come vedi proprio in quegli anni parte l'epidemia, con una discontinuità che a mio avviso ha dello spaventoso. Questa non è la teoria di un ciarlatano, qui nessuno ci guadagna, questi sono fatti che come minimo qualche dubbio lo dovrebbero far venire.
fosco2007@alice.it
lucianofuschini (Registered) 19-01-2011 11:45

Rispetto il punto di vista di Paolo Costa e la causa da lui perorata con tanta convinzione, ma contesto che il suo regime alimentare sia quello della tradizione. Quando si parla di tradizione ci si riferisce a epoche fortemente segnate in senso classista, per cui i costumi alimentari erano profondamente differenziati da classe a classe. Burro e carne potevano abbondare sulle mense dei ricchi, ma la più autentica tradizione popolare era fatta di cipolle, patate e polenta. Quando si parla di tradizione si va ben più indietro degli anni Cinquanta o Sessanta del Novecento.
paolo883 (Registered) 19-01-2011 12:01

I poveri mangiavano polenta perchè non potevano permettersi la carne, è chiaro che da questa necessità è nata una tradizione culinaria straordinaria (penso alla cucina genovese per esempio, con la sua farinata di ceci).

E comunque la tradizione popolare è fatta anche di piatti di carne straordinari, che magari venivano consumati solo in determinate occasioni, oppure di salumi o formaggi (hai mai provato un salame piacentino?)

Vorrei chiarire che non sto facendo un discorso morale ma esclusivamente salutistico. Il "tradizionale" è riferito al fatto che "tradizionalmente" la carne, le uova, il burro erano considerati alimenti sani (e chi poteva tirava su i bambini con questi) mentre oggi grazie alle baggianate propinateci dagli scienziati americani, e colpevolmente riprese da noi, sono considerati dannosi (negli USA i pediatri consigliano di passare al latte scremato subito dopo la fine dell'allattamento, penso che se potessero inventerebbero un farmaco che tira via il grasso dal latte materno).
Noto (Registered) 19-01-2011 16:44

Se vai nella home page del sito che mi hai segnalato, sulla destra, c'è tanto di pubblicità con tanto di pagina fan su facebook, del libro dal titolo "the gnoll credo", che puoi acquistare nel sito amazon.com. Quando mi si pubblicizza un libro nel cui titolo c'è la parola credo, già mi innervosisco, perchè la prima cosa che mi viene in mente è il settarismo da cui anche l'ambito culinario non è immune. Credimi, c'è sempre qualcuno che ci guadagna! A cambiare sono solo le cifre e francamente chi guadagna sull'ovvio, forse è anche peggiore di qualsiasi lobby farmaceutica! Quando un medico vede una persona obesa, la prima cosa che le consiglia è di ridurre pane, pasta e dolci e di fare movimento fisico in virtù di quello che dicevo prima e cioè che mangiamo più di quello che realmente consumiamo! Quindi tutti questi siti e grafici non hanno fatto altro che mettere nero su bianco L'OVVIO, quell'OVVIO che qualsiasi medico di famiglia coscienzioso cerca di prescrivere giornalmente a pazienti obesi e indolenti che pur di non fare un minimo sacrificio, preferiscono farsi salassare da presunti guru del benessere fisico e mentale! Un caro saluto!
paolo883 (Registered) 19-01-2011 18:01

Ma suvvia, cosa mi interessa di quel sito e della sua filosofia, io chiedevo un commento su un grafico che esponse dati oggettivi (e, ripeto, sconvolgenti).

Poi ci sarebbe da parlare anche della bufala dell'esercizio fisico necessario per essere in salute, una delle tante idiozie arrivate da oltre oceano a cui noi Europei (a parte forse i Francesi) abbiamo abboccato come pesci lessi.
tullio (Registered) 20-01-2011 12:16

"Poi ci sarebbe da parlare anche della bufala dell'esercizio fisico necessario per essere in salute"

Premetto che non ho letto "di quel sito e della sua filosofia" e potrebbe anche sarsi che ci sia un nesso... ma scusa, Paolo, questa non l'ho capita; ci vorresti forse dire che una perfetta vita sedentaria, cioè, priva di movimento, (una passeggiata è per me un esercizio) giova grandemente alla salute?
kulma (Registered) 20-01-2011 12:37

no, ci devi aggiungere anche una bella panetta di burro al giorno
paolo883 (IP:217.111.139.241) 20-01-2011 18:02

Non intendo questo. Passeggiare è un'attività meravigliosa e ci fa sicuramente bene.

Quello che voglio dire, ma forse ci vorrebbe un articolo per spiegarlo meglio, è che sembra proprio che l'attività fisica aerobica (il cosiddetto "cardio") tanto consigliata dai medici per migliorare l'efficienza del cuore, non sia in realtà così benefica.

Il concetto di "cardio" è stato inventato negli USA negli anni '70. Prima nessuno si sognava di uscire presto la mattina con le scarpe da ginnastica a sciropparsi un ora di corsa prima di andare al lavoro. O peggio, di chiudersi in una palestra e sbattere i piedi avanti e indietro su un tapis roulant senza neanche la soddisfazione di fare dei chilometri in campagna o sul lungomare. O di pedalare su una ridicola bicicletta senza le ruote che non ti porta da nessuna parte.

E' stata la cosiddetta fitness revolution, cavalcata da personaggi famosi come Jane Fonda, che come altre idiozie è riuscita in poco tempo a varcare l'Oceano Atlantico.

Il risultato è che oggi sembra ovvio dire ad un obeso "mangia meno e fai un po' di movimento" e il povero disgraziato si compra le scrpette da jogging, si mette la tuta e porta in giro la sua ciccia, col risultato che poi gli viene più fame, ma lui si trattiene perchè è motivato, fino a che non ce la fa più e nella notte attacca il frigo e fa fuori tutto quello che trova, e si riempie di sensi di colpa perchè il dottore gli dice che non ha volontà e senza volontà non si può combinare nulla eccetera eccetera eccetera....

La verità è che Jim Fixx, colui che ha lanciato la fitness revolution col libro "The Complete Book of Running" (1977) è morto a 52 anni per un attacco di cuore fulminante, e sempre più studi mettono in relazione l'attività aerobica intensa con un peggioramento della salute cardiovascolare.

Quindi se uno vuole correre, lo faccia perchè gli piace, lo faccia perchè vuole andare più veloce degli altri, ma non mi venga a raccontare che se non lo faccio anch'io invecchierò male.

max (Super Administrator) 20-01-2011 19:03

Sono perfettamente d'accordo con paolo. Il punto è che la salute è il risultato di un equiilbrio tra la componente corporea, psichica e spirituale, e poichè la modernità ha la pessima abitudine di spezzettare tutto, isola un elemento (nel nostro caso, il corpo, con l'attività fisica stile jogging) e crede erroneamente che sviluppandolo al massimo il tutto migliorerà.
La faccenda è assai più complessa e su queste cose ne sappiamo ben poco. Nel dubbio è bene affidarsi al buon senso e alla saggezza (a cui è più vicina la tradizione piuttosto che la scienza) che non prevedono eccessi di sorta. E in questo vedo anche lo spirito di fondo dell'articolo di paolo, carboidrato più, carboidrato meno....
paolo883 (IP:79.31.115.103) 20-01-2011 21:16

Hai colto perfettamente nel segno max. Il nostro corpo è un organismo perfetto e misterioso e noi abbiamo preteso, con un delirio da dottor Stranamore, di poterne spiegare il funzionamento nei minimi termini.

Il risultato è che lo abbiamo ridotto ad una orrenda semplificazione numerica, pretendendo che una cruda lista di numeri su un referto di laboratorio potesse spiegarne lo stato di salute.

Guarda caso la scienza ha voluto trovare un alimento per ogni disturbo degenerativo. Il sale per l'ipertensione (ma de che, il sale è necessario), i grassi per l'infarto (ho già spiegato), la carne per i tumori (altra idiozia). E per ognuno di questi alimenti ha stabilito la massima razione giornaliera che possiamo assumere (ma per favore!).

Invece il male è uno solo anche se si presenta in forme diverse, ed è il male della modernità, causato non solo dalle schifezze che mangiamo (tutto il cibo processato industrialmente, grassi compresi) ma anche da quelle che respiriamo e dallo stress che ci attanaglia l'esistenza.

Le popolazioni primitive che hanno la fortuna di non aver ancora incontrato l'uomo occidentale (provo una profonda invidia per il loro privilegio) sono in perfetta salute, ma quando vengono a contatto con la civiltà e le nostre abitudini degenerano spaventosamente. Sarà un caso?

Hai fatto bene a scrivere "carboidrato più carboidrato meno". Il low carb non voleva essere il senso di questo articolo, ma è solo una scelta personale come possono essercene tante. Il senso è una profonda ribellione contro la scienza che ci ha rovinato l'esistenza e ha interrotto le nostre tradizioni (la metafora della nonna e della mamma stava proprio a significare questa rottura).
ittica (Registered) 19-01-2011 17:48

"la tradizione popolare è fatta anche di piatti di carne straordinari, che magari venivano consumati solo in determinate occasioni"
appunto... va bene mangiare carne, ma non tutti i giorni come si fa oggi! idem per il dolce che lo si mangiava solo nelle feste. quindi? quindi non è solo questione di "cosa" ma anche di "quanto" e di "quanto spesso".
vi seguo sempre con piacere e condivisione, ma questo articolo è superficiale e scorretto.
paolo883 (Registered) 19-01-2011 18:12

Non c'è nessuna evidenza che mangiare carne (purchè non processata industrialmente) tutti i giorni faccia male alla salute. I Masai africani, che fisicamente non stanno messi male almeno finchè mantengono il loro stile di vita tradizionale, hanno una dieta basata quasi esclusivamente su alimenti di origine animale.

Ciao
ottavino (Registered) 20-01-2011 06:30

Come accade spesso io credo si faccia una enorme confusione. Giusto per fare chiarezza nel dibattito proporrei due cosette.
1) Quando si parla di carboidrati non ci si accorge che si sta parlando di alimenti assai diversi tra di loro, che la scienza (stupida) inscrive in una sola categoria. Quindi è sbagliato mettere insieme lo zucchero con il riso. Sono due alimenti completamente diversi.
2) Ma perchè Paolo non ci fa un esempio di menù quotidiano della sua dieta? Comprendendo anche le bevande (caffè) e gli snack? Ed eventuali sigarette o sostanze stupefacenti? E anche il tipo di lavoro e gli sports. Così poi si può esprimere un giudizio più completo.
paolo.enrico.costa@gmail.com
paolo883 (Registered) 20-01-2011 21:24

Più che confusione si tratta di semplificazione. La differenza fondamentale è che nello zucchero c'è il fruttosio che anche a piccole dosi presenta caratteristiche di tossicità (infatti meglio il riso dello zucchero ovviamente).

Comunque non vorrei parlare della mia dieta perchè è un fatto personale che non c'entra col senso dell'articolo. Chi la volesse conoscere mi può scrivere in privato, sarò felice di dargli tutte le indicazioni del caso. In ogni caso non fumo, non assumo stupefacenti e non mangio dolci (lo so, sembro un salutista estremista ma non è così)
ottavino (IP:213.243.202.131) 20-01-2011 22:12

E' ovvio che gli americani, e noi con loro, stanno sperimentando gli effetti di una dieta ricca di carboidrati.
Ma, per quello che ne so io, è questa generalizzazione dei "carboidrati" che è all'origine del problema.
Ci sono i carboidrati buoni e quelli cattivi, nel senso che il problema è generato dal consumo di carboidrati raffinati e semplici, che, in effetti, vengono assorbiti troppo velocemente e creano l'effetto up and down dell'indice glicemico.
I nutrizionisti "naturisti" consigliano di consumare carboidrati sotto forma di cereali integrali e di non mischiare i diversi tipi di carboidrati.
In pratica solo riso integrale, miglio, grano saraceno e niente o poca frutta o cereali raffinati o zucchero, perchè altrimenti diventano veramente un problema tutti questi carboidrati.
D'altra parte non si può prescindere dai carboidrati integrali e dal pane "scuro" quando si parla del "cibo della nonna", soprattutto per noi italiani.
E' dimostrato, ad esempio, che la dieta di un contadino calabrese nell'800 era fatta al 95% di grano integrale sotto forma di pane e pasta.
Quindi è semplice comprendere come sia stata l'abbondanza e l'introduzione di altri componenti nella dieta a creare enormi squilibri.
Quello che non posso condividere è la condanna dei generici "carboidrati", quando la nostra razza è fatta praticamente di grano!!.
Non solo, prima dell'introduzione della dieta moderna a base di zucchero, torte e schifezze varie, praticamente tutte le civiltà condividevano una tradizione a base di carboidrati e anche tutt'ora la condividono.
Di conseguenza, non comprendo questa impostazione di Paolo del discorso alimentazione.
Io temo che si tratti di una forma di reazione a un cibo certamente squilibrato così come ci viene propinato, ma che trovo quantomeno strano far diventare un manifesto anti-modernista.
Poi ci sono le considerazioni di sostenibilità ecologica di una dieta ipergrassa e iperproteica, ma di quelle a già detto Drachen.
Noto (Registered) 20-01-2011 17:00

Quel grafico messo nel sito dice semplicemente che dal 1976 l%u2019obesità è aumentata, ma le deduzioni sono state fatte da chi scrive in quel sito e quindi non hanno più valore di un qualsiasi slogan pubblicitario. Riguardo alla prevenzione di infarti e ictus, la comunità scientifica non si concentra da anni solo sul colesterolo, perché ormai si parla in termini di rischio cardiovascolare globale, tenendo in considerazione oltre ai fattori di rischio non modificabili, come età e sesso, quelli modificabili come fumo, ipertensione arteriosa, diabete mellito, ipertrigliceridemia ed i livelli alti del famigerato colesterolo LDL, che risulta essere una delle concause, ma non l%u2019esclusiva causa del danno cardiovascolare. Da questo risulta ovvio e lo si può confermare leggendo qualsiasi libro di biochimica, che per evitare il diabete mellito di tipo 2 e ridurre i livelli di trigliceridi, bisogna consumare pochi zuccheri come pane, pasta, dolci ed altre porcherie industriali. Riguardo al colesterolo LDL, le famose statine vengono prescritte generalmente in prevenzione secondaria, cioè quando l%u2019infarto è già avvenuto, al fine di evitare una ricaduta. Riguardo alla palestra, modello di importazione americana, in genere i medici saggi prescrivono per le persone in sovrappeso 30 minuti giornalieri di passeggiata a passo svelto all%u2019aria aperta e non esercizi snervanti in claustrofobiche palestre. Il problema è che vivendo in una società in cui tutto deve essere mercificato e dove non è possibile parcheggiare il suv a 100 metri da un negozio, pur di far fare un minimo di movimento ad alcuni indolenti, si consiglia un po%u2019 di leggero esercizio in palestra, dove la gente è disposta a farlo o perché paga o perché ha la possibilità di fare incontri o semplicemente perché ritiene di essere seguita (da qui figure americanoidi come il personal trainer). Infine il paragone con i Masai non regge, perché sarebbe come paragonare il consumo energetico di un impiegato di banca con quello di un muratore o di un contadino. E%u2019 fin troppo chiaro che queste figure consumano diversamente. Il caso di Paolo potrà essere preso in considerazione quando raggiungerà la veneranda età di 100 anni! Fino ad allora, non si può prendere il suo esempio e generalizzare, anche perché linee guida e protocolli vanno sempre adattati al singolo individuo, in base alla sua storia e non calati meccanicamente e passivamente dall%u2019alto.
paolo883 (Registered) 20-01-2011 21:38

Le associazioni nazionali per la cura del diabete suggeriscono di non limitare i carboidrati nella dieta (leggi cosa dice il nutrizionista dell'INRAN che tiene un forum sul corriere della sera: "L'ADA [American Diabetes Association] ha perfettamente ragione ad affermare ciò che afferma [che i diabetici non devono limitare i carboidrati] in quanto le evidenze scientifiche disponibili dicono che una dieta la cui energia provenga per almeno metà dai carboidrati è il modo migliore per prevenire le matattie cardiovascolari, il cancro e persino la sindrome metabolica e il diabete. "

Le statine non vengono date solo a chi ha già avuto l'infarto, conosco persone di 40 anni a cui sono state prescritte "a vita" solo per valori di colesterolo leggermente sopra al 200. Questo malcostume ha portato il Lipitor ad essere il farmaco più venduto al mondo.

Il mio esempio non conta nulla, ci sono fumatori che arrivano a 100 anni, ma questo non significa che faccia bene. Conta un'intera comunità di persone che entusiasticamente se ne fottono dei medici e stanno molto meglio.

Ovvia, l'uomo si è evoluto per milioni di anni in condizioni spaventose, ha superato le ere glaciali, ha saputo costruire civiltà a climi impossibili (hai presente gli Inuit dell'Artico?) e NON C'ERANO nutrizionisti a dire cosa dovevano mangiare (per la cronaca gli Inuit non si facevano le cinque porzioni al giurno di verdura raccomandate dalle agenzia nutrizionali governative, nè tantomeno limitavano i grassi animali).
paolo883 (Registered) 20-01-2011 22:33

Comunque quella deduzione l'avevo fatta personalmente prima di vedere quel sito, che ho linkato solo perchè lì la cosa è spiegata bene graficamente.
Drachen (Registered) 20-01-2011 17:07

si, si sta facendo una gran confusione.
sono abbastanza interessato all'argomento sia per questioni di "salute", sia perché sono un buongustaio nel mio piccolo.
ho fatto un po' di studi di degustazione (birra soprattutto) ma ho un'infarinatura generale.

tutto ok il discorso sul colesterolo, nienta da dire.
però le diete low-carb sono quelle predilette da chi fa attività di body-building, soprattutto considerato che nel nostro paese stare sotto il 20% di carb significa rinunciare quasi sempre a pasta e pane.
non entro nel merito se sia meglio per la salute o meno. è di sicuro una dieta programmata per avere meno massa grassa.
il che va bene, ma fino ad un certo punto.
bisogna capire che usare integratori alimentari per sopperire non è una gran risposta a meno di non mangiare 4 volte a settimana carne di cavallo (la carne rossa, piaccia o meno, non va abusata).

è vero che l'eccesso di carbo da dipendenza e sfama poco.
la dipendenza da carbo è un dramma, ma guardate che i carbo sono ovunque.
come dice ottavino c'è carbo e carbo e in un hamburger ci sono più carbo che nella pasta.
nelle patatine fritte anche di più (patate ZUCCHERO!).

altrettanto vero è che i grassi sfamano di più.
attenzione però: non si può fare tutto un discorso scientifico anti dieta mediterranea (parlare di low-carb è in effetti questo.... ) e poi puntarla sull'emotivo "schifezze di McDonald" "buona dieta della nonna".

secondo me siamo fuori strada.
il McDonald è una schifezza proprio per il suo concetto alimentare (fast) ma anche per il tipo di dieta e apporto nutrizionale. E' una dieta sbilanciatissima (parlare di sego bovino per friggere come una buona cosa è una sciocchezza).
Voi mangereste un pesce palla giapponese pulito male? E' naturale anche quello...ma non vuol dire NULLA.

Basterebbe leggere il bel Fast Food Nation di Schlosser o vedere Food Inc. (documentario molto ben fatto, anche se utopistico nelle soluzioni).
Il fast food dovrebbe essere per un antimoderno il male incarnato, per tutto ciò che rappresenta.

E' il concetto di industria alimentare ad essere il problema di fondo.
La battaglia alimentare dovrebbe essere una delle prime preoccupazioni di un movimento antimoderno (imho) e con i dovuti distinguo ci sarebbero molti punti in comune con Slow Food (so anche io i limiti della stessa associazione, facendone parte, ma almeno so dove andare a comprare gli alimentari).

Detto questo, tornando a palla, se non si capisce che il consumo di carne è insostenibile poiché legato ad una vera e proprio industria di sfruttamento territoriale siamo dei "finti antimoderni".
Le lobbies non spingono alla dieta hi-carb, spingono ai loro prodotti.
La gran parte del territorio coltivabile è dedicato alla nutrizione degli animali, ovviamente nutriti MALE
(vedi la diffusa monocultura del mais).
Pensare che un tempo il consumo pro-capite fosse equiparabile al nostro è sbagliato.
Nessun uomo pre-moderno mangiava così tanta carne quanto noi occidentali oggi.
Senza contare che la popolazione umana era infinitamente inferiore quindi oggi i passi indietro dovrebbero essere due, non solo uno...

non esiste una dieta perfetta, esistono diete adeguate a seconda dell'individuo, dello stile di vita e dell'habitat in cui si vive.
non chiederei ad un inuit di non mangiare foche.
però la dieta della nonna andava bene ai tempi della nonna, in cui la durezza del lavoro e le condizioni ambientali
erano diverse dai nostri uffici riscaldati.
questo non significa buttare a mare la tradizione, ma bisogna evitare di foderarsi gli occhi.
anche perché unire la tradizione con la moderna alimentazione che oscilla dal vegetarianesimo duro al fast food crea scompensi pazzeschi.

in Sudafrica vi è stato un boom dell'obesità dei neri (han superato gli USA) dovuto all'introduzione del fast food. I neri hanno una bocca conformata ad un certo gusto (antropologia del gusto, diciamo) che rende parecchio appetibile l'hamburger (che tra l'altro è aromatizzato chimicamente).
La ns. percezione dei sapori si è evoluta sulla base delle esigenze nell'arco di anni (gli indiani sentono meno il piccante non solo per abitudine, ma differenza nei ricettori).
Uno stravolgimento della dieta manda in tilt i nostri ricettori olfattivi.

ecco il quadro.
paolo.enrico.costa@gmail.com
paolo883 (IP:79.31.115.103) 20-01-2011 21:56

Perdonami, ma mi sembra che anche tu stia facendo un po' di confusione.

Parli di palestre, integratori, ma cosa hai capito di quello che ho scritto? Io non frequento palestre e non prendo integratori. Da quando ho tagliato la pasta e il pane mangio molto meno di prima (tre pasti al giorno e nulla in mezzo, ma proprio nulla), sono dimagrito e mi sento più in forma facendo poco esercizio fisico, rigorosamente anaerobico (20 minuti a settimana se può interessare).

Parli di fast food, che non frequento assolutamente (le mie figlie avranno magiato da McDonald una o due volte in tutta la loro vita). E comunque quello che al fast food fa ingrassare sono le patatine e le bevande gassate, non certo gli hamburger.

Perchè dici che friggere nel sego è una sciocchezza? Il sego tiene la temperatura MOLTO meglio dell'olio di semi o di oliva, e passare ai grassi trans più che una sciocchezza è stato un atto criminale.

E poi non so se oggi si mangi più o meno carne, però sono sicuro che la percentuale di grassi nella dieta media è diminuita di un buon 20% negli ultimi 50 anni, sotto i colpi della propaganda dell'industria alimentare.

Per quanto riguarda la sostenibilità, il discorso sarebbe lungo e qui sinceramente non ho la competenza necessaria per dibattere. Ti posso consigliare però di leggere qua http://www.lierrekeith.com/vegmyth.htm. E' il sito di un libro di una ex vegana che smonta un po' di luoghi comuni sull'argomento.
max (Super Administrator) 21-01-2011 09:21

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO
Consiglio a tutti, d'ora in poi, di postare i nuovi commenti esclusivamente uno dopo l'altro, in successione, anche se si riferiscono a post diversi e più vecchi, richiamandoli per esempio con il segno @ (@tizio: , @ caio: ecc) perchè se si replica a ciascun commento direttamente, in mezzo al testo, si fa confusione, e si fa fatica a capire in che punto è stato postato il nuovo commento.
Grazie.
Drachen (Registered) 21-01-2011 09:40

io stavo parlando della dieta low-carb.
la dieta low-carb è nata ed è finalizzata per un risultato specifico atletico-estetico.
poi possiamo discutere sul fatto che sia salutare o meno, ma questo è quanto.
la dieta a zona o quella metabolica si basano su assunti similari ed han avuto successo per questo motivo: la linea.

gli hamburger Mc non fanno ingrassare?
48% di carboidrati (7% di zuccheri semplici) e 33% di grassi.
parliamone. qui non si parla di una bistecchina di macinato, ma di un mix di diversi ingredienti che appunto lo rendono appetibile ma anche sbilanciato.
l'hamburger fa ingrassare, eccome.

il fatto che si sia passati a grassi trans non giustifica che friggere nel sego sia una bella mossa.
il sego è poco digeribile e fa schizzare l'LDL (che è da solo non dice nulla, ma poi bisogna giustificare le campagne anti-fumo, e qui siamo liberali sull'argomento no?)
l'eccessivo consumo di grassi alimentari poi porta ad aumentare considerevolmente l'incidenza di alcuni tumori (colon, tanto per dirne uno).
ovviamente non è un discorso per fare il super-salutista, ma visto che l'impostazione della discussione era su questo piano, mi adeguo.

parli di percentuali di grassi nella dieta. ma di chi?
sicuramente non della media del mondo occidentale, almeno di grassi saturi.
e se anche avessi ragione, tu tendi a dimenticare il discorso quantitativo.
una dieta a base di carne di maiale come in Emilia era certamente diffusa ma anche legata a quantità più moderate di cibo complessivo.
oggi come oggi la gente non fa come te che mangia con moderazione, se non mangia carbo, si sfoga con altro.

io posso essere d'accordo sul discorso della dipendenza da carboidrati e sull'incidenza eccessiva nella dieta (senza arrivare al 20%, perché la vita non è solo sofferenza).
però utilizzare questa argomentazione per dire che oggi quello che va per la maggiore è un politically correct alimentare pro-carbo è sbagliato.
io non ho mai sentito nessuno consigliare di fagocitare pasta e pane a go-go (anche la dieta mediterranea consiglia MODICHE quantità di pasta), ma più che altro frutta e verdura che in effetti sono alimenti quasi completamente trascurati nella dieta media di una persona.
l'industria alimentare è quella che diffonde cibi ad alto contenuto di grassi e/o zuccheri.
non vedo nessun "complotto" pro-carboidrati. semmai si è visto nel recente passato un completo abbandono di alimenti vegetali, e senza voler fare l'apologia del vegetarianesimo, questo non è un discorso equilibrato.

p.s. nemmeno il veganesimo è sostenibile ma men che meno un'alimentazione umana basata principalmente sulla carne.
ribadisco che l'alimentazione deve adattarsi al territorio, non viceversa.
paolo883 (IP:217.111.139.241) 21-01-2011 18:36

Di low carb non parlo più. E' una scelta personale per me vincente (specie se devi perdere peso, ma anche se non devi) ma questo non è il luogo per fare proselitismo.

@Drachen

Ma come, io scrivo un articolo in cui metto in discussione l'ipotesi lipidica dalle fondamenta e tu mi dici che il sego fa male perchè fa schizzare il colesterolo LDL? E' chiaro che se non sei d'acccordo sull'articolo non ha senso che si vada a discutere di cose più particolari. Non c'è niente di male.

Anche la storia del tumore al colon è abbastanza controversa. Ti faccio notare che il pensiero comune è che sia la carne rossa e non i grassi a provocarlo (i grassi invece secondo loro provocano l'infarto, come ho detto prima, a ogni alimento il suo disturbo). Comunque se può interessare qui vengono analizzati alcuni degli studi che sono alla base di questa convinzione: http://www.fitnessspotlight.com/2008/10/13/does-red-meat-cause-colon-cancer/

A proposito del mangiare con moderazione, credimi: se non mangi carbo, o se ne mangi pochi, ti viene meno fame e dopo un po' non ne hai più voglia, per cui mangi poco per istinto. Io generalmente faccio colazioni abbastanza abbondanti, con tre o quattro uova strapazzate e un toast con abbondante burro spalmato sopra. Ebbene, stamattina non ho fatto in tempo e ho saltato ma sono comunque arrivato al pranzo di mezzogiorno senza crampi allo stomaco, avevo solo un pochino più fame del solito ma neppure tanto. Il fatto è che dopo un po' che mangi grassi non ne puoi più. Hanno provato in qualche studio a ingozzare di grassi i partecipanti per vedere se si può diventare obesi senza mangiare carbo, ma questi si rifiutavano e non riuscivano a raggiungere i livelli richiesti (e ovviamente restavano magri). Non c'è davvero nessun bisogno di sfogarsi.

Non vedo alcun abbandono di prodotti vegetali, anzi. Quando ero bambino non si trovava così tanta verdura come oggi. Ripeto, è il consumo di grassi ad essere diminuito (il martellamento dei medici ha avuto il suo effetto), e il consumo di carboidrati è conseguentemente aumentato (qui ci sono i dati ufficiali: http://www.cdc.gov/mmwr/preview/mmwrhtml/mm5304a3.htm)

Paolo
paolo883 (Registered) 21-01-2011 18:45

@ottavino

Siamo d'accordo che i carboidrati non siano tutti uguali. Secondo i miei esperti di riferimento (io non invento niente e mi devo comunque fidare di qualcuno) il riso e le patate sono meglio dei grano (mentre peggio di tutti è il fruttosio presente nel comune zucchero).

In parte hai ragione sul discorso della reazione. Proviamo ad interpretarla così: in un ambiente altamente tossico, dove i dessert vengono ormai serviti quotidianamente a porzioni gigantesche (anche ai bambini, e questo mi fa arrabbiare), l'unica possibilità per difendersi è sfamarsi di grassi e proteine in modo da soddisfare l'appetito più a lungo ed evitare di cadere in tentazione. In una società povera e contadina questo rischio non c'è.

D'altra parte il problema delle diete è che non viene seguito. E per forza, è talmente facile sgarrare che alla prima tentazione si finisce per buttare a mare il lavoro dei giorni precedenti (e ci si riempie di sensi di colpa).

Paolo
Misopickle (IP:82.58.148.120) 21-01-2011 23:01

ORA BASTA!!! Con le colossali boiate e disinformazioni di questo soggetto, chiaramente grafomane, ossesso e forse debunker programmato in stile CICAP, che da un lato osanna la "scienza" illuminista falsaria, salvo poi smentirla a comodo proprio, con le improbabili diete Swahili o boscimane di sola carne...se si vuole suicidare con salutari intrugli alla sugna di porco faccia pure, si abbasserà il colesterolo fino a farsi venire la pelle delicatamente rosata alla borghezio, e magari il ciuffo e codino a cavatappi del calderoli,o il profilo topesco su fontina ammuffita del fassino...non fosse che ho partecipato come cavia al Framingham Project con Castelli nel lontano 1980 (documentato), me ne stavo zitto, ma sarò costretto, quando finalmente se ne cheteranno i ragli smisurati, a dare una misura finalmente antimoderna sul tema della dietetica, della salute, e perdio della natura spirituale e mentale, dell'alimentazione, altro che carboidrati e grassi di vacca, o di porco.
Noto (IP:94.167.89.52) 22-01-2011 00:36

@Paolo. Quello che ho scritto è frutto del buon senso e del prendere con spirito critico le notizie scientifiche adattandole ai singoli casi. Riguardo alle statine, qualcuno ne fa abuso, ma lo stato italiano permette al medico di prescriverle sul ricettario rosso (quello della mutua per intenderci)solo per la prevenzione secondaria. Possono essere usate e lo stato ne permette la prescrizione sul ricettario rosso anche in prevenzione primaria solo in determinate condizioni. A riguardo ci sono note AIFA (Agenzia italiana del farmaco) molto dettagliate. Riguardo al Lipitor, sarà secondo qualche sito internet di tua conoscenza, il farmaco più venduto al mondo, ma in Italia non ve n'è traccia! Almeno io non lo conosco! Conosco i nomi commerciali di tante statine, ma questa proprio no.
paolo883 (IP:80.117.119.54) 22-01-2011 08:35

@Noto

Ecco il sito del Lipitor, in Italia probabilmente ha un nome diverso: http://www.lipitor.com/

Proprio di questi giorni è la notizia che in Inghilterra i medici (finalmente!) si sono accorti dell'abuso e cercano di porre un freno all'utilizzo indiscriminato (qui maggiori info: http://www.telegraph.co.uk/health/healthnews/8267570/Millions-taking-statins-needlessly.html)

Paolo
paolo883 (Registered) 22-01-2011 08:39

@Misopickle (che roba è?)

Molto carino da parte tue rivolgerti a me in terza persona, giusto per farmi capire che qui dentro sono un estraneo.

Francamente, dal tuo confuso intervento, non riesco bene a capire quanto tu abbia colto del mio pensiero, attendo con ansia il tuo intervento risolutore (anche se ho qualche sospetto su dove, inevitabilmente, si andrà a parare)
Andrea Marcon (Registered) 22-01-2011 19:05

Ricordo a Misopickle che in questo blog non sono consentiti interventi grauitamente offensivi o anche semplicemente idioti. Chi non intende rispettare regole di elementare educazione e rispetto è pregato di accomodarsi altrove.
max (Super Administrator) 23-01-2011 13:55

Roberto, non è proprio il caso che ti alteri a questo modo. Se ritieni che Paolo abbia detto delle cose inesatte non devi fare altro che esprimerle liberamente e soprattutto con calma, senza mancare di rispetto a nessuno.
paolo883 (Registered) 23-01-2011 14:23

Sono andato a vedere gli interventi passati di Misopickle e mi sono piaciuti. Quindi non sarebbe male se proseguisse la discussione, possibilmente evitando gli insulti. Io sono abbastanza convinto delle mie idee, ma metti caso che arrivino elementi che non conosco, posso sempre aggiustarle.
Giovanni Marini (IP:79.40.188.34) 23-01-2011 22:59

Capisco Misopickle, ho avuto anch'io una reazione simile verso Paolo diversi giorni fa nei commenti ad un post di Marrocchesi. Il problema è che con Paolo non si può fare una discussione seria sui risultati delle evidenze scientifiche, chi ha una preparazione specialistica lo capisce dopo poche battute, lui sostiene le sue tesi prendendo dai lavori scientifici quello che gli fa comodo e rigetta le conclusioni contrarie con la scusa che gli studi sono taroccati. Ma il vero dramma non è che si è al di fuori delle regole della scienza, è che non si è neppure su un altro piano del sapere.
E' questo che rende tutta la discussione vischiosa e inconcludente, e perfino irritante.
ottavino (IP:213.243.202.131) 23-01-2011 23:44

Esatto, inconcludente. E l'inconcludenza deriva dal fatto che non ci si solleva da un livello "scientifico", da un livello "a me fa bene quello", ecc.
Bisognerebbe alzare un pochino l'asticella .....e considerare, ad esempio, il fatto che dobbiamo avere una visione sociale, anche politica.
Prepariamo uno scenario....il mondo è caduto nella crisi nera, volenti o nolenti sono diventati tutti anti-moderni...cosa gli raccontiamo a 60 milioni di italiani incazzati e affamati? Che devono procurarsi un pollo e tanti grassi? Improbabile. E' più probabile che si debbano accontentare. Mangeranno anche dei carboidrati.
Questo per dire che è troppo poco pensare a noi stessi. Dobbiamo sviluppare un idea "politica" e possibilmente anche educativa, che tra l'altro non tiri in ballo la scienza e gli scienziati.
In che modo essere educativi? Questa potrebbe essere la domanda per uscire dalle secche del personale.
La mia idea è che possiamo solo educare alla povertà....quindi la questione interessante è: si potrebbe vivere con 300 grammi di riso integrale al giorno? (che è quello che si mangerebbe il pollo).
paolo883 (IP:217.111.139.241) 24-01-2011 09:22

@Giovanni Marini. Capisco l'irritazione (a volte sono così noioso che mi irrito da solo :-) ), ma invece di fare considerazioni personali non potresti dimostrarmi che gli studi di Ancel Keys (da cui dipende tutto) non sono taroccati? Se mi convinci io ritiro tutto e ripudio l'articolo.
Drachen (Registered) 24-01-2011 09:27

@Paolo
ti rispondo oggi perché nel weekend non ero presente.
il discorso dell'LDL lo possiamo prendere per buono o no.
se la scienza "ufficiale" ha ragione è un parametro che diventa incidente SOLO in relazione allo stile di vita, al consumo di alcol ed al fumo.
ora io condivido la posizione anti-proibizionista di MZ, ma questo non significa asserire che visto che si dovrebbe poter fumare liberamente il fumo faccia anche bene.
d'altro canto "demonizzare" i carboidrati è come demonizzare l'alcol.
ha senso? secondo me no.

se dici che è la carne rossa che contruibisce al tumore al colon devi poi anche dirmi dove trovo i grassi.
perché se parliamo di grassi insaturi non credo che nessun "scienziato moderno" abbia mai asserito di non consumarne.
di solito si fa riferimento infatti a grassi saturi e/o di origine animale.

paolo883 (Registered) 24-01-2011 09:51

@ottavino non capisco. Prima proviamo a risolvere il fatto specifico di cui stiamo parlando (che, lo ricordo, non riguarda i carboidrati ma la assurda e sbagliata demonizzazione di grassi e colesterolo) poi, se riusciamo a metterci d'accordo su questo, possiamo alzare il livello e parlare di politica, morale, sostenibilità eccetera eccetera (non suoni come una minaccia, ma anche su questo avrei un po' di cose da dire:-) )
ottavino (IP:213.243.202.131) 24-01-2011 10:35

@paolo. Ma come è possibile che risolviamo la questione in questo forum? Io trovo che sia impossibile.
Possiamo solo guardare indietro nelle tradizioni. E le tradizioni ci dicono che alcuni popoli hanno consumato tanti grassi, tante proteine e altri popoli pochi grassi, poche proteine.
Quindi tendenzialmente possono andare bene tutt'e due gli indirizzi.
Però possiamo inoltre osservare che tipo d'uomo formano i diversi indirizzi alimentari e che malattie si sviluppano più facilmente nei vari casi.
Ora, la rigida mentalità inglese, olandese, scandinava e anche germanica è figlia di un consumo iperproteico e ipergrasso, ben condito e ben salato.
I conquistatori del mondo sono supernutriti! Altrimenti a giro per il mondo a fare conquiste non ci vai!.
Come latino, io non posso sentirmi solidale con il loro stile di vita, e infatti non li seguo.
Che poi, nelle diverse alchimie dell'alimentazione, ci possa essere spazio per uno stile sobrio, anche se grasso e proteico, può anche essere. Le combinazioni sono infinite.
Ma lo ripeto, bisognerebbe abbandonare il personale, per approdare a qualcos'altro
paolo883 (Registered) 24-01-2011 13:13

@Ottavino

Ti quoto: "Però possiamo inoltre osservare che tipo d'uomo formano i diversi indirizzi alimentari e che malattie si sviluppano più facilmente nei vari casi."

Appunto, se vai a guardare le popolazioni tradizionali che mangiano tanti grassi animali vai a scoprire che non soffrono di malattie cardiovascolari. Ci sono vari casi documentati da Weston A. Price (qui per approfondire: http://www.dottorperuginibilli.it/index.php/alimentazione/161) .

Questo già da solo dovrebbe far venire il sospetto che certe teorie sono basate sul nulla. Quando poi vai a vedere come sono stati fatti gli studi che hanno "confermato" queste ipotesi allora il sospetto diventa quasi certezza (prova a leggere qualcosa di Uffe Ransvkov o di Malcolm Kendrick, c'è da rabbrividire)

Tu puoi mangiare come vuoi e adottare lo stile di vita che vuoi e puoi anche pensare che uno che mangia come me sia tendenzialmente più aggressivo e violento (cosa tutta da verificare), ma nessuno può venirmi a dire (e questo lo contesterò finchè campo) che se mangio in questo modo metto a repentaglio la mia salute. Non è vero, punto.
paolo883 (Registered) 24-01-2011 15:54

@Drachen

Purtroppo il colesterolo viene considerato dannoso A PRESCINDERE dallo stato di salute generale del paziente.

Prova a leggere questa risposta di quel... ehm... simpaticone del dottor Ghiselli (INRAN, istututo pubblico) che risponde sul Corriere alle domande dei lettori in tema nutrizione:

http://forum.corriere.it/nutrizione/05-12-2010/colesterolo-1674153.html

In pratica la signora ha una salute perfetta, ma lui le consiglia comunque di ricorrere ai farmaci. Agghiacciante, non trovi?
max (Super Administrator) 24-01-2011 20:49

Questo tale dottor Ghiselli non è altro che uno dei tanti degni rappresentanti del sistema sanitario moderno, il quale se ne frega altamente che il paziente stia bene o male, ma si preoccupa invece che il paziente sia un medicalizzato, ovvero sia sotto il costante controllo della tecnica medica. Se al limite il soggetto stesse bene o guarisse per gli affari suoi, con delle sue trovate o con uno stile di vita tutto suo, ma al di fuori della scienza ufficiale, ciò irriterebbe l'ambiente medico molto di più di un malato perpetuo sotto costante controllo medico. Al sistema sanitario moderno non interessa per nulla la salute, ma solo la medicalizzazione, che è cosa assai diversa.
paolo883 (Registered) 24-01-2011 22:39

Sulle risposte del Ghiselli ci sarebbe da scrivere un libro. Sentite questa:

Domanda: "Pur mangiando regolarmente assimilo poco e resto sempre magra. Vorrei avere qualche consiglio per migliorare l'assimilazione dei cibi o il titolo di qualche libro sull'argomento. Forse può dipendere dalla tiroide?"

Risposta Ghiselli:

"Vuole che la faccia una lista di tutto quello che può essere dalla celiachia al cancro?"

Link: http://forum.corriere.it/nutrizione/20-01-2011/scarsa-assimilazione-1701854.html

Per la cronaca, a me ha detto che presto non sarò più di questo mondo.
Noto (Registered) 25-01-2011 02:56

Come si può vedere da questo video, i medici di medicina generale e la SIMG (Società Italiana di Medicina Generale) qualche domanda se la fanno e non sono dei passivi nelle mani delle industrie farmaceutiche. @Paolo: il Lipitor è uno dei tanti nomi commerciali dell'atorvastatina. In Italia, vengono pubblicizzati altri nomi commerciali!
http://www.youtube.com/user/congressosimg?feature=mhum#p/u/4/2EG2rkR89JY
ottavino (Registered) 25-01-2011 09:27

Vedi che al di là delle impostazioni alimentari personali su una cosa siamo, mi sembra, tutti daccordo.
Occorre strappare il monopolio della gestione della salute del gregge a questi orribili personaggi chiamati medici.
Ecco perchè ogni tanto accennavo alla chiusura degli ospededali, alla fine della salute gestita negli ambulatori e nelle farmacie.
Questi mostri si vantano dell'allungamento dell'aspettativa di vita, senza rendersi conto che gioca tutto contro la collettività.
A che pro consegnare nelle mani della collettività degli esseri terminali nel corpo e nello spirito? Perchè ce ne facciamo carico? Perchè non ci si rende conto che la vita ha una sua saggezza? Se un individuo è destinato ad abbandonare questo mondo di infarto, si fa di tutto per ingannare questo destino allo scopo di farlo sopravvivere, giusto per prolungare la sua agonia e consegnare alle cure della collettività un rottame, non facendo alcun passo avanti nella comprensione del mistero della vita e della morte. Così, giusto per dimostrare a noi stessi quanto siamo bravi e a dare riconoscimenti a qualche pedante professore in camica bianco.
paolo883 (IP:217.111.139.241) 25-01-2011 12:12

@Noto Documento eccezionale, il medico dice praticamente le stesse cose che dico io (o meglio, sono io che dico le stesse cose che dice lui), l'unica differenza è che lui propone di approfondire le anilisi (un po' politically correct, ma lo posso capire visto che ci va di mezzo la sua professione) e io invece sostengo che sia arrivato il momento di buttare tutto nella spazzatura e ripartire da zero. Quindi non è vero che le mie siano "colossali boiate e disinformazioni".

P.S. scusa per il nome del farmaco. Io mi documento su siti americani per cui mi sfuggono i nomi usati da noi.
Fabio Mazza (IP:188.153.75.94) 25-01-2011 17:54

Premetto che non ce la faccio emotivamente a leggere tutti i commenti prima del mio..e scusate la latitanza ma sono sempre "fedele alla linea"
Comunque sono d'accordo in parte con il tema dell'articolo,e posso dire a ragione di intendermene un po,perchè visto che per la pratica del bodybuilding sono molto attento all'alimentazione,un vizio moderno che riconosco in pieno.
Allora in primis è verissimo che cè un diktat della barilla e co per costringerci a riempirci di carboidrati e di zuccheri. Ma questo è stato fatto non tanto attraverso la demonizzazione del grasso,che ha una sua ragion d'essere,quanto con la demonizzazione della proteina. Ti distrugge i reni! fa venire il cancro la carne rossa! ecc ecc
Ora la verità è che ci sono sia interessi economici,che una precisa scelta dettata dalla necessità per i governi. Difatti visto il numero della popolazione in continuo aumento,se tutti mangiassero carne,pesce e alimenti ottimi,che non possono essere prodotti su scala industriale,non ce ne sarebbe a sufficienza per tutti. In realtà i grassi fanno benissimo,ma non tutti i grassi,bensi i grassi insaturi ossia OLIO D'OLIVA-NOCI-MANDORLE-NOCCIOLE,ARACHIDI,GRASSO DEL PESCE E via dicendo. Questi sono fonti importantssime nell'alimentazione.
I grassi saturi è vero che un po non fanno male,ma non è il caso di abusarne.
Il fatto è questo. Una volta i nostri avi mangiavano meno di noi,in quantità e qualità. è ovvio che il salame,la pancetta o il fritto su di loro avevano un effetto diverso che su di noi. Perchè loro non ci mangiavano dietro due etti di pasta alla volta. Ma è anche vero che sono alimenti assolutamente da evitare che non danno nulla che non possa essere sostituito da altro. Ad esempio il burro è un alimento che nella dieta attuale è assolutamente deleterio,e visto che non siamo più agricoltori che lavorano 10 ore nei campi,non si vede l'utilità di un alimento del genere:meglio l'olio d'oliva.
Poi altra cosa. Il carboidrato non va demonizzato eccessivamente. Ci sono diete nel mondo dei pesi,come la ketogenica,o law carb portata all'estremo,che sostengono che il carboidrato sia deleterio,e si alimentano solo di grassi e proteine. Ora i risultati sull'umore sono devastanti,nella forza e nella resistenza ancora di più. Bisogna distinguere tra carbo complessi e semplici (zuccheri):questi ultimi andrebbero limitati il più possibile. All'interno dei carbo complessi l'ulteriore distinzione fondamentale è quella tra carboidrato "bianco": la classica pasta o il pane (che sono micidiali per l'indice glicemico) e il carboidrato integrale (che è quello che uso io) che ha un effetto molto meno dirompente sul IG.
In conclusione ritengo ottima la percentuale formulata da Sears del 40% di carbo, 30% di pro, 30% di grassi.
Tutto il resto è estremismo. Anche perchè vorrei vedervi nei miei panni ad ingurgitare quasi 3000 kg/cal al giorno senza carbo..;)
p.s. vedo il ritorno di Aragorn/de marco. la cosa non può che farmi piacere.
paolo883 (Registered) 25-01-2011 22:03

I grassi saturi fanno male? E allora perchè madre natura costruisce il cibo per i suoi cuccioli (latte materno e uova) con questo tipo di grassi in aggiunta ad una generosa quantità di colesterolo? E perchè il cibo che immagazzina nel tessuto adiposo è fatto in buona parte da grassi saturi? Spiegami, sbaglia la natura? E noi invece siamo riusciti a trovare la Verità grazie a degli esperimenti sui conigli e a delle patetiche analisi epidemiologiche su dati non solo imperfetti ma addiruttura taroccati?


La divisione tra grassi saturi e insaturi (mono e poli) presenta aspetti davvero paradossali. E' evidente (almeno a me) che la demonizzazione dei saturi è nata dal fatto che sono soprattutto quelli animali ad esserlo, e, come ho scritto nell'articolo, la nascente ideologia vegetariana ha spinto in tal senso. Poi però vai a scoprire che esistono grassi saturi vegetali (es. olio di cocco) che vengono consumati abbondantemente e senza problemi dalle meravigliose popolazioni del Pacifico. E quindi? Di solito in questi casi la scienza si arrampica sugli specchi con spiegazioni al limite dell'incredibile (vedi il caso del resveratrolo che dovrebbe spiegare il paradosso francese).

Credetemi, tempo qualche anno (spero pochi) la bufala verrà definitivamente svelata. E quando succederà, ricordatevi di me :-)
max (Super Administrator) 26-01-2011 09:53

Quando ci sarà la Rivoluzione, ti nomineremo Ministro per la salute :-)
paolo883 (Registered) 26-01-2011 13:35

@Fabio Mazza

La dieta zona, che difendi nel tuo intervento, è iperproteica e può andare bene ai body builder che vogliono avere addominali scolpiti e una massa grassa infitesimale. Ma sei sicuro che sia salutare? Qualche anno fa all'Isola dei Famosi (ehm... non è che la guardo, sia chiaro :-)) si era presentato un tipo bellissimo con addominali perfetti e un fisico che pareva scolpito da Michelangelo: ebbene, erano bastate due settimane di privazioni alimentari perchè si sentisse male e andasse a casa.

Evitare volontariamente i grassi e mangiare solo le proteine è del tutto innaturale, oltre ad essere uno spreco. Sui libri di cucina insegnano a far colare via il grasso dalle salsicce per mangiare più leggero, questa è una vergogna e un insulto alla miseria. Le frattaglie, gli organi come fegato , cuore e cervello (ricchi di grassi e colesterolo e straordinariamente nutrienti) vengono scartati, perchè i clienti dal macellaio chiedono "una fettina magra magra, mi raccomando!". Io devo dirgli esplicitamente di non togliere la parte bianca della bistecca perchè è proprio quella che voglio.
Noto (Registered) 26-01-2011 17:25

@ Ottavino,frasi del tipo: "occorre strappare il monopolio della gestione della salute del gregge a questi orribili personaggi chiamati medici", per quanto mi riguarda, te le puoi risparmiare ed io ne prendo distanza. Prima di disprezzare una categoria che si fa il mazzo per salvarti il culo quando ne hai bisogno, ci si dovrebbe innanzitutto sciacquare la bocca. La cosa che mi irrita di più è la generalizzazione con cui si mette tutti nello stesso calderone, mettendo insieme quelli che compaiono in TV a creare bisogni inutili e quelli che nel silenzio giornaliero, fanno il proprio lavoro con onestà e dedizione.
@ Redazione: il fatto che si consentano offese di questo tipo ad una categoria già continuamente massacrata e non sempre a ragione, mi fa prendere le distanze da questo sito.
@Paolo: il medico, nel video, non si è espresso in politically correct, ha semplicemente dimostrato umilmente come nella scienza una cosa è certa fino a prova contraria. Tutto deve essere continuamente vagliato, nulla è definitivo e tutto può essere stravolto da una nuova scoperta. E con questo video, ti volevo dimostrare che da tempo, la tanto vituperata comunità scientifica si interroga su tante posizione, come è giusto che sia e come è scientificamente correct. Quindi volevo solo dimostrarti che in certe posizioni avevi solo scoperto l'acqua calda! Mi scuso per lo sfogo! Passo e chiudo!
Fabio Mazza (Registered) 26-01-2011 17:39

Caro Paolo. Il tuo ragionamento non mi è nuovo,ed anche nel mondo dei pesi, è stato da tempo rivalutata la funzione dei saturi,in quanto una CERTA quantità di grassi saturi è ottima per la salute. Ma da come tu metti la questione,stai esaltando l'uso indiscriminato di prodotti assolutamente deleteri,come il grasso della carne,come il grasso del latte (burro)ecc. Io non dico che non vanno mangiati,dico solo che non sono il massimo per la salute a lungo termine. Poi la distinzione tra saturi e insaturi,e ancora di più tra insaturi e idrogenati,non è per nulla fittizia. E non c'entra nulla il dogma vegetariano.
Su una cosa sola non sono d'accordo. Sulla "saggezza" della nonna in fatto di alimenti. E sai perchè? Perchè una volta si mangiava quello che si trovava. Si mangiavano alimenti super calorici e pieni di grassi,perchè si mangiava due volte al giorno,e si facevano lavori di pesantezza inadudita. E sopratutto si mangiava quello che era "buono" (nel senso di gustoso). I nostri nonni si sono riempiti di salame,ciccioli,strutto, usavano il fritto come ridere (si friggeva anche la verdura), le verdure le allungavano col burro. E fidati che non era una dieta salutare. E i risultati si vedono in quelle generazioni proprio ora che sono diventati vecchi.
Questo lungi da qualunque salutismo isterico.
Poi aggiungo. Il demonizzare il carboidrato è un atteggiamento tipico di altre scuole alimentari (tipo la paleo dieta) che prevedono di mangiare solo cose che si possono trovare in natura (come ai tempi in cui l'uomo era un cacciatore). Ora anche questi estremismi dimenticano l'importanza "tradizionale" di cereali (il mais per gli amerindi,il grano per i romani) nella vita dei popoli. Ritengo tu abbia ragione quando parli di una "cospirazione" alimentare. Ma non ritengo comunque i grassi saturi e tutti i prodotti che vengono scartati degli ottimi alimenti a lungo termini. Certo sono più nutrienti,ma racchiudono anche molte sostanze dannose.
Un ultima cosa ho letto anch'io molti articoli americani che sostengono che la pastorizzazione ecc siano deleterie. Detto questo io continuo a bere il mio latte scremato,e quello intero lo lascio a chi ne beve una tazza al giorno,e non un litro e mezzo come me..
Fabio Mazza (Registered) 26-01-2011 17:42

P.s. anch'io non sono d'accordo con la demonizzazione tout court dei medici. La medicina,se ricondotta alla ragione,è un arte e come tale va vista. Io dico sempre che prima di sparare contro la medicina moderna bisognerebbe avere una malattia seria e pensare di non potersi curare. Come si dice dalle mie parti a fare i froci col culo degli altri siamo buoni tutti. é facile dire che le cure mediche sono contro natura o che l'uomo non si rassegna alla morte e alla malattia. Siamo in grado di essere cosi retti e senza tentennamenti quando si parla di noi stessi?
Noto (Registered) 26-01-2011 17:44

@Paolo. E sottolineo certe posizioni, perché, da medico, non ritengo salutari molte tue conclusioni e anzi le reputo pericolose, in virtù del fatto che tutto va rapportato alla persona che si ha davanti e nulla va generalizzato. E' per questo che odio certe forme di divulgazione sanitaria che ritengo, oltre che dettata da un interesse economico, molto grossolana e semplicistica.
paolo883 (Registered) 26-01-2011 17:55

@Noto Io non ho scoperto l'acqua calda perchè semplicemente non ho scoperto nulla! Io riporto solo le scoperte di medici (ottimi medici) come Ravnskov e Kendrick che hanno dimostrato oltre ogni dubbio l'infondatezza della teoria del colesterolo. Non è vero che nella scienza va vagliato tutto. Se io invento una correlazione (quella tra grassi satuti e malattie cardiache) che per 50 (cinquanta) anni nessuno riesce a dimostrare (nonostante continui tentativi e miliardi di dollari buttati al vento) allora quella correlazione non va più considerata, e bisogna iniziare a vagliare altre ipotesi (eh si, perchè intanto la gente continua ad avere infarti e ictis, che cazzo!). Per questo dico che il medico in questione, nonostante l'ottimo lavoro e le giuste conclusioni, avrebbe dovuto avere le palle di contestare apertamente l'ipotesi.
paolo.enrico.costa@gmail.com
paolo883 (IP:217.111.139.241) 26-01-2011 18:16

@Fabio

Scusami, ma non ci siamo proprio. L'introduzione dei cereali nell'alimentazione umana, coincisa con la scoperta dell'agricoltura (circa 10.000 anni fa) ha notevolmente peggiorato la salute media delle persone (http://en.wikipedia.org/wiki/Life_expectancy come vedi la aspettativa di vita è passata da 35 anni a 20) e sono comparse alcune malattie (es. le carie ) prima inesistenti. Come ho già accennato, ci sono popolazioni che mangiano solo alimenti di origine animale e non hanno problemi cardiovascolari di sorta (e non mi si dica che stanno bene perchè fanno molto movimento, la realtà è che fanno molto movimento perchè stanno bene).

Dici che il burro è deleterio, ma non mi fornisci alcun elemento che suffraghi questa affermazione. In realtà è vero il contrario, il burro è eccezionale, molto meglio dell'olio di oliva perchè ha un profilo di grassi polinsaturi decisamente più favorevole (parlo del rapporto Omega 3 / Omega 6).

Sugli idrogenati lascio perdere, sono schifezze che andrebbero proibite.

Io non demonizzo i carboidrati (mangio felicemente patate e riso per esempio). Però il glutine e il fruttosio sono davvero dannosi e vanno limitati al massimo (se non eliminati)

A tal proposito vorrei far vedere una cosa interessante. Qui si dice che il fruttosio dà nutrimento al cancro al pancreas: http://www.reuters.com/article/idAFN0210830520100802 . La cosa simpatica è che poi c'è scritto che gli scienziati che hanno fatto lo studio stanno ora cercando un farmaco che impedisca alle cellule tumorali di nutrirsi di fruttosio. Forse dire che il fruttosio va eliminato avrebbe fatto troppo arrabbiare la Coca Cola? Meditate...

ottavino (Registered) 26-01-2011 20:19

@noto. Che ti devo dire? Riesci a renderti conto che viviamo in un regime di monopolio? Riesci a rendirti conto che lo sforzo che fa la società per "la salute" è dispendioso e controproducente?
Cosa faresti se verresti licenziato?
Perchè la collettività deve farsi carico di queste spese faraoniche, per nulla?
Cosa cambia se uno vive o muore?
Capisco che sono posizioni radicali, ma se non sei in grado di reggerle è un problema, è un grosso problema.
Sei incatenato ai tuoi convincimenti, che poi sono i convincimenti della maggioranza, non ti basta? Vuoi fare piazza pulita?
Anch'io non sono daccordo con le impostazioni alimentari di paolo, ma perchè darsi troppa pena? Noi siamo qui per sperimentare, per sbagliare, per farci del male anche.
Invece tu tiri fuori subito l'odioso professorino che c'è in te....mala, molto male.
daniela (Registered) 27-01-2011 09:12

@Max.
Mi dissocio totalmente dal tuo augurio che in caso di Rivoluzione Paolo sia nominato Ministro della salute. In tutta questa lunghissima discussione lui ha dimostrato di non aver alcuna sensibilità nel comprendere, almeno in parte, le obiezioni che gli hanno fatto molti commentatori.
@ottavino
Sono anch'io diffidente nei confronti della medicalizzazione spinta a cui siamo arrivati, ma non si può imputare ad una intera categoria di persone l'orientamento che va per la maggiore.
Capisco le obiezioni di Noto. Mi sembra persona che usa il suo sapere medico, non per fare soldi o sfoggiare cultura, ma per cogliere elementi che le persone comuni non specializzate non sanno vedere. Persone come lui servirebbero moltissimo ad una causa che si oppone a questo sistema e invece tutti siamo schiavi di un certo modo di pensare.
Crediamo di avere soggettivamente la ricetta di un elisir di lunga vita. Quanto sbagliamo!
Esprimo la mia solidarietà a questa persona perché come insegnante, costretta in questo sistema, ho faticato non poco a difendere la mia autonomia, in un mare di luoghi comuni.
paolo883 (IP:217.111.139.241) 27-01-2011 12:49

Cara Daniela, non capisco quello che dici. Io ho argomentato tutte le obiezioni che ho ricevuto con completezza di argomenti e di informazioni. E' chiaro che sono convinto di quello che dico in modo abbastanza deciso (altrimenti non lo avrei scritto), per cui non capisco cosa c'entri la sensibilità (tra l'altro non mi pare di aver mai mancato di rispetto a nessuno).

La maggior parte delle obiezioni sono state di natura morale oppure basate su quegli stessi pregiudizi che io sto cercando (disperatamente, mi pare di poter dire) di combattere.

Sarebbe interessante, per esempio, se qualcuno provasse ad obiettare al discorso dei grassi saturi e del colesterolo presenti nel latte materno, che a mio avviso dimostra tutto.
Noto (IP:94.164.201.112) 27-01-2011 12:58

@Daniela: grazie per quello che hai scritto! Hai colto in pieno il mio sforzo e so anche il perché! Tu, come me, vivi ogni giorno in prima linea, in mezzo a mille contraddizioni e quindi sai benissimo che con gli estremismi non si va da nessuna parte e che il migliore approccio è quello di mettersi sempre in discussione con umiltà e studiare continuamente per cercare di migliorare la qualità della vita delle persone, qualunque sia il campo in cui si eserciti! Grazie ancora!
@Ottavino: che dirti?! Evidentemente non sei mai stato ammalato e non hai mai dovuto riporre fiducia in qualcuno che ti desse un minimo di speranza. E francamente non te lo auguro! Per quanto mi riguarda, continuerò a fare il mio lavoro, nonostante te!
@Paolo: nessuno ha inventato niente! Ci sono un'infinità di studi che, a volte, si contraddicono tra di loro, ma in sano approccio scientifico, questo ci sta, anzi guai se non ci fosse! Il medico in questione, insieme ad altri come lui, si è messo a comparare alcuni studi e ha rilevato alcune criticità che meritano di essere approfondite mantenendo una sana obbiettività. Francamente io mi fido più di lui e del suo approccio lontanissimo dal politically correct, rispetto al tuo improntato su studi parziali scaricati qua e là da internet.
ottavino (IP:213.243.202.131) 27-01-2011 13:02

@daniela. Invece si può imputare!! Ad una intera categoria!. Questi stanno lì, come i preti, nascondendosi dietro "io faccio del bene" e intanto intascano lauti stipendi e laute pensioni.
Vedi, quando vidi per la prima volta che Massimo Fini aveva creato "Il giornale del ribelle", "Movimento Zero", avevo pensato che aveva fatto qualcosa di buono.
Purtroppo ho dovuto ricredermi, perchè non è così.
E il problema nasce dall'idea che si ha del ribelle. Il ribelle deve fare tutto da solo!. Il ribelle deve accettare la sfida ed essere il medico di se stesso, il prete di se stesso, l'insegnante di se stesso, l'educatore di se stesso.
Se la categoria dei medici fosse una categoria "sana", accetterebbe che altre impostazioni mediche emergessero e rifiuterebbe essa stessa l'impostazione monopolista. Sarebbe inclusiva e non esclusiva. Direbbe: "abbiamo la medicina Ayurvedica e la Medicina Cinese, abbiamo mille modi e terapie....benvenuti tra noi!".
Ma come si può scrivere nella costituzione (addirittura) che lo stato si prende cura della salute dei cittadini!. Bisogna proprio essere deficenti. Della tua salute te ne occupi te e te solo. E poi dare in gestione ad un monopolio la "salute", con tutti irischi che ne conseguono....la "malasanità", con lo stato che risarcisce le vittime della malasanità....ma qui siamo tutti matti!!.
Tu ti affidi alle cure di qualcuno, ma sta a te informarti prima....tu sei l'unico ed il solo protagonista della tua vita, e devi occupartene, e chi non se ne occupa e si abbandona agli altri...cavoli suoi!!.
Ma poi, al di là di queste contestazioni, diciamo, filosofiche, ma come si fa a non avere un rimorso, un problema, di fronte all'enorme buco nelle spese pubbliche che abbiamo creato. Abbiamo speso a più non posso per mantenere un carrozzone disgraziato di parassiti, ci siamo rovinati pur di avere "i servizi", e di fronte a questo disastro non si ha neppure il coraggio di prendere posizioni nette. Si aspetta che il tutto crolli da solo.....vabbè aspettiamo.
Se Massimo Fini fosse davvero un innovatore direbbe " non vogliamo più servizi"!.
Noto (Registered) 27-01-2011 13:11

@Paolo: i signori medici Ravnskov e Kendrick non hanno dimostrato, oltre ogni dubbio nulla! La medicina non è una scienza esatta, proprio perchè non è una scienza, ma una pratica basata su scienze. Quindi 2 2 non fa mai 4. Qualche secolo fa si diceva che un tale di nome Tolomeo aveva dimostrato oltre ogni dubbio che la Terra era al centro dell'universo, salvo essere smentito dopo da personaggi come Galileo Galilei! Nella scienza tutto è valido fino a quando uno non riesca a dimostrare il contrario e nella medicina sono gli studi di metanalisi (a volte neanche quelli, da qui l'umile approccio che bisogna avere verso queste cose!) a dire se una cosa è valida o no e non gli studi (legittimi per carità) di due soli luminari.
ottavino (Registered) 27-01-2011 13:14

Comunque, se questo può servire ad alleviare il mio giudizio, posso dire che la modernità è una macchina creatrice di parassiti. I parassiti sono l'assoluta maggioranza.
Noto (Registered) 27-01-2011 13:18

@Ottavino: i medici veri e mi riferisco a quelli che stanno sul campo a raccogliere le sofferenze della gente, non hanno pregiudizi verso altre forme di cura! Al limite si preoccupano che siano veramente efficaci. Nessuno ti impone una cura! Tu sei libero di scegliere come curarti! Riguardo ai parassiti, non sono di certo i medici che fanno veramente i medici ad esserlo, ma tutto quello che ruota attorno al pianetà sanità che nulla ha di medico e attorno ad altri sprechi della pubblica amministrazione creati ad arte per dare posti di lavoro in maniera clientelare.
paolo883 (Registered) 27-01-2011 13:35

@Noto. Ancora no! Lo so benissimo che in medicina non si può dimostrare niente, ma si può solo verificare delle ipotesi fino a prova contraria.

Ma si può eccome, e lo dico con forza, dimostrare che un'ipotesi è stata verificata con studi fatti in modo pietoso, con dati taroccati e mai verificati, e che tale ipotesi è stata accettata ed è diventata dogma solo perchè ha portato una quantità inimmaginabile di soldi nei conti correnti delle industrie alimentari e delle case farmaceutiche. L'impatto che ha avuto sul mondo questa ipotesi è stato devastante, praticamente un olocausto, e voi ancora lì a menarla col "sono necessarie ulteriori verifiche" ma basta, su...
fosco2007@alice.it
lucianofuschini (Registered) 27-01-2011 14:14

Al simpaticissimo ribelle ottavino: condivido la tua denuncia degli sprechi assurdi del carrozzone della Sanità. Rifiuto la pratica delle analisi sistematiche al primo colpo di tosse. Sono convinto che per vivere serenamente occorrono un pizzico di fatalismo e l'accettazione serena dell'idea della morte. Io, che sono avanti con gli anni, credo che il problema demografico si risolverebbe non col controllo delle nascite ma con l'aumento della mortalità degli anziani, che stanno vivendo troppo a lungo. Detto questo, cerco di mettere un freno a estremismi che diventano pura bizzarria. Se cado e mi rompo un osso me lo faccio sistemare da un medico, altrimenti sono un pazzo autolesionista; se un dente cariato non mi fa dormire, vado dal dentista, altrimenti sono un masochista; se non vedo bene,vado dall'oculista perché mi prescriva le lenti adeguate; se ho un raffreddore non vado da nessuno, ma se il raffreddore mi causa un'otite, vado dal medico perché un'otite non curata può provocare la sordità. M.Fini resta un grande Ribelle anche senza auspicare lo smantellamento di tutta la sanità.
Fabio Mazza (Registered) 27-01-2011 18:48

Paolo ma cosa dici! il fruttosio nella coca cola?? magari! Cè saccarosio nella coca,ossia zucchero bianco! io uso solo fruttosio e miele e fidati che la differenza sulla "botta" da IG è enorme. Il fruttosio non viene usato in nulla nei prodotti da supermercato,o molto raramente,perchè è molto più costoso dello zucchero! quello si che è veleno puro!
Poi scusami ma per quanto riguarda il burro migliore dell'olio d'oliva non sono assolutamente d'accordo. Quale sarebbe l'interesse a demonizzare il burro per parlare bene dell'olio? E ti faccio notare che i popoli che si nutrono di molto burro e prodotti similari (inglesi,scandinavi ecc) hanno anche fisicamente un aspetto a 40 anni non di certo splendido! Poi ti do ragione che i carboidrati portino varie deleterie patologie: diabete melito,iperglicemia,probabilmente malattie nervose e sopratutto obesità (come ha fatto notare un altro utente la prima cosa che un dietista serio ti taglia nella dieta per dimagrire sono i carbo,a meno che non sia un "medico della mutua"). Non parliamo poi dell'effetto sull'indice glicemico. Ma in ogni caso i dati che tu porti non sono conclusivi. Tu dici "perchè nel latte materno è pieno di saturi?" e io ti rispondo: perchè sono essenziali per la crescita del neonato,e non per niente,come ti ho detto,anche nel bodybuilding vale la stessa cosa:devo costringere il corpo a crescere. Ma questo non lo puoi traslare su un sedentario che lavora in ufficio e non fa un cazzo di sforzo dalla mattina alla sera,o sulla massa. e le correlazioni tra colesterolo alimentare e aumento del colesterolo nel sangue per quanto ne so è acclarata. Io ripeto come la penso: l'alimentazione dei nostri nonni era diversa,erano diverse le condizioni,la disponibilità e le esigenze. Comunque si può dire tutto,tranne che un tempo si conoscesse qualcosa di alimetanzione,perchè l'analisi degli alimenti è una cosa recente. In questo bisogna dare atto alla modernità. Poi la cosa da combattere è la tendenza alla fobia di tutto,delle malattie,dell'invecchiare ecc. come dice Fuschini. Ma io non sarei cosi estremista sui medici. Molti non capiscono nulla, è vero. Ma ci sono anche persone serie che hanno fatto molto per migliorare la salute dell'uomo.
paolo883 (Registered) 27-01-2011 22:16

@Fabio ti rispondo solo sul fruttosio perchè il resto l'ho ripetuto già troppe volte e mi sta venendo a nausea (i grassi saturi saziano :-)).

La Coca Cola viene dolcificata con saccarosio o HFCS (high fructose corn syrup) a seconda dei paesi in cui viene prodotta. Il saccarosio è un disaccaride fatto di glucosio e (tieniti forte) fruttosio. Quest'ultimo ha un indice glicemico basso perchè ha un metabolismo diverso dagli altri carboidrati, infatti viene assorbito direttamente dal fegato che lo trasforma in glicogeno epatico o trigliceridi. Ormai i nutrizionisti indipendenti (cioè quelli che non credono alle panzane delle agenzie nazionali) lo considerano un vero e proprio veleno, primo responsabile dell'epidemia di obesità che sta affliggendo gli USA e il resto del mondo occidentale.
Sara70 (IP:80.181.102.14) 27-01-2011 22:39

Paolo, tu deluso dagli alimenti magri che fanno ingrassare sei passato al miraggio opposto e cioè a una dieta a base di grassi che fa dimagrire. Piuttosto che sviluppare questa sorta di orgoglio "grasso" non sarebbe opportuno educarsi tutti all'autocontrollo del senso della fame e alla moderazione consapevole nell'ingurgitare cibi?
Mangiare tanti grassi ti fa produrre chetoni, che sono tossici, e provocandoti una leggera nausea ti aiutano a non avere fame. Sei vincente solo per questo motivo, ma non mi risulta che un buon stato di salute si raggiunga solo raggirando il buco nello stomaco.
fosco2007@alice.it
lucianofuschini (Registered) 27-01-2011 23:43

Daniela e Sara sono meno verbose di noi ma scrivono cose molto sensate. Ascoltiamo le donne.
paolo883 (IP:217.111.139.241) 28-01-2011 08:47

@Daniela Con la ripartizione di macronutrienti che ho indicato (20% carboidrati) non si va in ketosi. E comunque non credo che i corpi ketonici siano tossici. La dieta ketognica viene usata con successo nella cura di malattie neurologiche come l'epilessia, e sembra che anche l'Alzheimer possa migliorare.
kulma (IP:193.204.89.132) 28-01-2011 09:59

@ Paolo
Cavolo, c'è da dire che per qualsiasi argomento hai una risposta. Ti si può dir tutto, tranne che non sei documentato. E di questi tempi è difficile trovare persone che portano prove ai loro discorsi. Si trova tanta contro-informazione che pretende dai lettori dei veri atti di fede. Almeno tu metti sul tavolo (o "in tavola") un numero sostanzioso di prove. Discutibili, ma almeno si parte da qualcosa.
Concordo anch'io con la saggia visione femminile e con Noto, a cui mi sento vicino. Anch'io faccio parte di un'odiata categoria: il ricercatore. In questi ambienti è visto come una sorta di satanista necromante. Anche nel mio caso i luoghi comuni cadono a valanga.

Io, come dice Noto, mi fido dei medici di famiglia. Fino ad ora non sono rimasto mai deluso. Tendono sempre a minimizzare e a farti prendere meno medicine possibili. Ti consigliano anche medicine alternative: a mia madre il medico le consigliò l'agopuntura per un dolore alla spalla che non le andava via.

@ ottavino
Mi affascina molto il tuo modello autarchico di uomo. La società moderna ti insegna a fare una singola cosa e ti "dice" di farla tutta la vita. Penoso. Lo condivido però in parte, perché penso che se ognuno di noi fosse completamente sufficiente a se stesso ("il ribelle deve fare tutto da solo!") la comunità non avrebbe più senso. E questo è anti-umano. Io, al posto tuo, avrei detto "il ribelle deve" saper "fare" il più possibile "da solo".
Lo so, sono un moderato.


paolo883 (Registered) 28-01-2011 10:26

Grazie Kulma, mi fa piacere il tuo commento. Quando si difendono posizioni minoritarie e controcorrente non essere documentati significa esporsi al pubblico ludibrio (basta la minima incertezza per essere coperti di ridicolo dall'esperto di turno). Pensare che fino a sei mesi fa non distinguevo i grassi dalle proteine :-)
Noto (Registered) 29-01-2011 13:29

Benissimo! Visto che è stato proposto di eleggere ministro della salute uno che fino a sei mesi fa non sapeva distinguere i grassi dalle proteine e visto che lo si incensa, perché riesce a motivare le sue affermazioni con studi scaricati da internet e a cui dovremmo credere in maniera dogmatica, pena essere inquadrati in un sistema corrotto, ora mi metto a scaricare uno studio tratto dagli annali di medicina che contesta il nostro amico appena promosso ad honorem in specialista della nutriione!
http://www.repubblica.it/salute/alimentazione/2010/09/16/news/gi_grassi_animali_fanno_ammalare_di_cancro-7139702/
Noto (IP:94.166.27.159) 29-01-2011 13:38

http://www.progettomedico.eu/index.php/Nutrizione/Area-1/EPIC-STUDIO-EUROPEO-su-DIETA-e-SALUTE.html
Noto (Registered) 29-01-2011 13:42

http://www.olioesalute.it/OLIO%20&%20NEOPLASIE.htm
paolo883 (IP:217.111.139.241) 29-01-2011 15:28

http://www.theheart.org/article/284107.do

http://www.foodnavigator.com/Science-Nutrition/Saturated-fats-not-linked-to-heart-disease-Meta-analysis
Noto (Registered) 29-01-2011 15:45

http://www.aimac.it/__kqeZnw==_51_stw.html
Fabio Mazza (Registered) 29-01-2011 21:50

I corpi ketonici non sono tossici????
questa è un po grossa anche per un ignorantone come me!
Ma Noto,perchè non commenta come medico,anche quello che scrivo io,per sapere se sono anch'io fuori strada
Sara70 (Registered) 30-01-2011 01:12

Caro Paolo, in biochimica una famosa massima recita "I grassi bruciano sulla fiamma dei carboidrati".
A tal proposito consiglio un approfondimento sul ciclo di krebs.
Noto (IP:94.165.193.213) 31-01-2011 13:41

@Sara: Paolo avrebbe molte cose da approfondire e non solo il ciclo di Krebs! Mi occupo di queste cose da 17 anni e ritengo umilmente di saperne ancora poco, perché negli studi scientifici c'è sempre da imparare e da approfondire. Tu speri che uno che ha concentrato la sua vita in una crociata a favore del burro e che ritiene di avere la VERITA' in pugno, possa mai approfondire altro?!
@Fabio Mazza: sono un aspirante medico della mutua e quindi non penso, visto l'opinione che hai dei medici della mutua, che tu possa attribuirmi l'autorevolezza necessaria per giudicare se quello che dici, sia giusto o sbagliato!
paolo883 (IP:79.17.118.17) 31-01-2011 23:17

Caro Noto, per favore andiamoci piano. Io approfondisco queste questioni quotidianamente e in base a questi approfondimenti ho maturato convinzioni abbastanza precise, ma lungi dall'essere definitive.

Che ti piaccia o no (e sono sicuro che non ti piacerà) negli USA da qualche anno è nato un fenomeno curioso e interessante che io definirei la "medicina open source". Ci sono tantissimi blog in cui medici e ricercatori mettono a disposizione dei lettori le loro analisi e le loro competenze in modo che ciascuno possa costruire le proprie convinzioni e intraprendere lo stile di vita che ritiene più opportuno.

Il bello di questi blog è che si influenzano a vicenda, tanto che non è raro vederne qualcuno che aggiusta le sue posizioni dopo aver letto l'analisi di uno studio fatta da un altro ricercatore (e la cosa viene sempre dichiarata, c'è una grande onestà di fondo in questo movimento).

Ovviamente ci sono i più bravi e i meno bravi ma la logica dell'open source fa in modo che i più bravi acquisiscano più autorevolezza di quelli meno bravi, che, per legge naturale, perdono la loro influenza e piano piano soccombono.

Io ho scoperto questo movimento più o meno a metà dell'anno scorso e mi sono a dir poco entusiasmato. Ovviamente per problemi gravi continuo ad andare dal mio medico curante (che tra l'altro è molto bravo) ma per la gestione quotidiana del mio stato di salute preferisco di gran lunga fare da solo, perchè sono una persona e non un paziente.

E ti posso assicurare che il mio stato di salute, da sei mesi a questa parte, ha subito un miglioramento al limite dell'incredibile. Oggi ho un tale controllo della mia alimentazione che posso anche saltare tranquillamente un pasto senza risentirne minimamente (prima ero vittima di giramenti di testa se passava una mezz'ora dall'ora canonica di pranzo e cena). La digestione è perfetta, l'energia è stabile nel corso della giornata, l'umore è molto più sereno.

Con questo articolo ho voluto condividere una parte di questa esperienza, perchè vorrei che anche altri potessero risolvere in modo così semplice dei problemi che sembrano complicati e irrisolvibili.

Voi medici avete studiato per curare le malattie. Fatelo! Ma la nostra salute lasciatela stare, che ci pensiamo da soli.
Sara70 (IP:87.20.79.220) 01-02-2011 16:23

Nel fenomeno open source una cosa è, per esempio, eBay( mercato praticamente privo di muri, soffitti e pavimenti) in cui la comunità ha adottato un sistema di norme premiandosi reciprocamente con una stella per ogni transazione onesta e offrendo agli utenti la possibilità di esprimere giudizi; altro è la "medicina open source":in tutti e due i casi l'autorevolezza gliela diamo noi facendo da cavia! Ma la salute è la salute, non è un oggetto da acquistare. A questo punto preferisco una lunga coda dal medico a dei.. bit.
Noto (Registered) 01-02-2011 16:29

Caro Paolo, noi medici abbiamo studiato per curare le malattie, ma anche per prevenirle e oggi lo dobbiamo fare in mezzo alle tante difficoltà provocate dalla sovrainformazione a volte pertinente, molte volte interessata e cialtrona! La tua frase: "la nostra salute lasciatela stare, che ci pensiamo da soli", avrebbe un senso se tu lasciassi veramente alle persone (lungi da me chiamarle pazienti) la possibilità di scegliere il proprio percorso alimentare! Invece, ti sei messo a pontificare con un articolo sui benefici del tuo nuovo stile di vita, invitando indirettamente molti a seguirlo! Beh, se i medici dobbiamo limitarci a curare, stai tranquillo che io non abbandonerò la gente ai consigli dei nuovi guru della salutistica open source e questo no, perché sono arrogante, ma semplicemente perché non li ritengo migliori di chi ha sputato sangue per anni, studiando seriamente!
Noto (Registered) 01-02-2011 16:33

@Paolo: tu hai solo un problema col tuo medico di famiglia! Se no, non avresti scritto quanto segue: "io una volta mi presentai dal medico di famiglia con un'auto diagnosi che lui ovviamente mi rovesciò con un sorrisetto compiacente. Risultato? il chirurgo dopo la prima operazione si accorse che avevo ragione io e me ne fece un'altra il giorno dopo che rispecchiava la mia diagnosi. E ci sarebbe anchhe un altro episodio incredibile di cui però non voglio parlare". Quindi, se vuoi un consiglio, cambialo e magari troverai di meglio!

Fabio Mazza (Registered) 01-02-2011 17:18

Noto il mio "medico della mutua" era una frase che stava a significare un medico formato con convinzioni del 1950. non dico che alla mutua siano tutti deficienti..
paolo883 (IP:217.111.139.241) 01-02-2011 17:40

Noto, non era il medico che ho adesso, nel frattempo mi sono trasferito e adesso va meglio.

Perchè non ci diamo appuntamento tra dieci anni per vedere se la teoria del colesterolo è ancora viva? Io penso che tempo dieci anni la ricorderemo come uno dei più grandi errori commessi dalla scienza medica nel corso della sua storia. Ci scommettiamo qualcosa? :-)
Noto (Registered) 02-02-2011 12:51

@Fabio Mazza: il medico della mutua degli '50, è un modello di medico che stimo! Era meno oberato di burocrazia inutile e aveva molto più tempo per visitare persone realmente malate!
@Paolo: non escludo nulla e non mi meraviglierei se veramente ciò accadesse. Sono aperto a tutto, purchè sia fondato su solide basi scientifiche! Un caro saluto!
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