Controllo totale

10 Febbraio 2013

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Chissà quanti cittadini in Italia e in Europa sanno che nel 2007 è stato firmato il trattato di Velsen, ratificato al Senato il 28 aprile 2010 con la legge 84 del 14 maggio 2010 che, di fatto, sancisce l’esistenza della Eurogendfor, gendarmeria europea sovranazionale. Chissà quanti sono a conoscenza del fatto che questa forza poliziesca europea, non è soggetta alle leggi dei tribunali nazionali e che Inghilterra e Germania sono escluse, in quanto la stessa gendarmeria non può agire in queste due nazioni. In pratica stanno creando – con la complicità dei parlamenti nazionali – una nuova “Gestapo”. Proprio in questi ultimi giorni, si è lavorato per il mandato di arresto europeo. Che cos’è? Semplice, se un rumeno, per esempio, in Italia compie un’azione che in Romania è reato, ma in Italia no, finisce in carcere. Ciò non è altro che il frutto maturo (anzi marcio) dell’universalità del diritto, di derivazione illuministica, solo che anziché estendere i diritti, rischia di cancellarli. Supponiamo di giungere a un mandato di arresto mondiale – cosa tutt’altro che impossibile – e che un cubano gay venga in Italia a fare sesso con un altro uomo. Che succede? Teoricamente dovrebbe essere spedito a Cuba per scontare il carcere, in quanto a Cuba l’omosessualità è reato. Ho fatto solo uno delle migliaia di esempi che potrei fare. Si procede a tutta velocità verso il Governo Mondiale, un governo che rischia di essere un insieme del peggio del comunismo e del nazismo.

Quando parlo di queste cose, generalmente mi si ride in faccia, negando che ci sia un reale rischio di un Quarto Reich, invece è proprio questo il rischio. In particolar modo la Germania sta tentando di realizzare con l’economia e la finanza, quello che non riuscì a realizzare Hitler con la Wehrmacht. La crisi economica dell’Europa è usata per mandare gli Stati nazionali in bancarotta, allo scopo di farli traghettare nello Stato europeo. Quando questo processo politico unitario sarà completato, l’Europa non sarà unita solo economicamente, ma lo sarà anche politicamente, con uno Stato e un governo europeo. Questo Stato- continente, sarà, di fatto, un impero tecno-finanziario antidemocratico, e l’Eurogendfor avrà il compito di reprimere con la forza qualsiasi tentativo di protesta sociale. Quanto accade in Europa, però, non è che parte di qualcosa di più ampio che si sta muovendo a livello globale. Andiamo a vedere quanto accade in Usa; qualcuno si è chiesto come mai improvvisamente le istituzioni americane si stanno accorgendo delle “stragi della follia” provocate dalla vendita di armi da fuoco, comprese quelle d’assalto? In Usa si è sempre dibattuto su questa questione, non si è mai giunti a una conclusione, ma adesso sembra che qualcosa stia cambiando. Come mai? Sono forse aumentate le stragi? A prescindere dalla propaganda, direi che statisticamente siamo nella solita media. La verità è che si sta cavalcando le notizie delle stragi, allo scopo di trovare una motivazione che consenta al governo americano di disarmare il suo popolo. Per quale motivo? Semplice, considerando la gravità della crisi economica in Usa e nel mondo, si prevede che possa compiersi un’insurrezione popolare in America e forse nel mondo. A dire il vero è molto probabile che queste rivolte siano volute dall’elite globale, allo scopo di creare un caos globale, in grado di sgretolare le unità nazionali e farle convogliare nel Nuovo Ordine Mondiale, ovverosi, un Governo dittatoriale globale. Basta vedere un film come “Il cavaliere oscuro: il ritorno” di Christopher Nolan, per averne una conferma. Nessuno nega l’indiscusso talento visionario del regista, né il fatto che il film in questione sia ben girato. Non si nega neppure a Nolan il diritto di credere nelle sue idee e nei suoi valori e anzi, possiamo affermare con certezza che questo genere di film – in forte aumento in Usa – rappresentano una boccata di ossigeno, all’interno della soffocante egemonia culturale “Liberal” che domina da troppo tempo ormai. Però è inutile che Nolan neghi che il film contenga un significato ideologico: il personaggio di Bane rappresenta l’anarchia e il male, ma è un male “necessario”, perché da questo caos sorgerà il Nuovo Ordine Mondiale, imposto dal “reazionario” Batman, che è il bene. Il film sembra influenzato da idee “relativistiche”, dove bene e male sono parte della stessa realtà. Punto di vista interessante e in parte anche vero, però che si dica esplicitamente: è tecno-nazismo, bellezza! Hollywood sembra volerci abituare all’ineluttabilità dell’evento imminente, in realtà creato ad arte dalle élite mondiali.

Ma quale sarebbe questo “bene supremo” necessario che giustificherebbe le guerre, le violenze, le crisi economiche, che stanno distruggendo stati, nazioni, popolazioni, in virtù di questo Nuovo Ordine Mondiale? Un’idea di come potrebbe essere questo paradiso terrestre ci è suggerito da una delle ultime orripilanti notizie che è circolata: la riforma Obama – già approvata – sancirebbe l’introduzione del chip RFID, un microchip che sarebbe installato dentro il corpo umano e che conterrebbe al suo interno non solo i nostri dati sanitari, ma anche il nostro conto bancario. Si delinea un futuro alla Orwell, dove l’individuo è annullato e risucchiato all’interno di un processo di omologazione, un collettivismo assoluto nel quale nulla di privato e d’intimo è più consentito. Non c’è bisogno di molte spiegazioni per dimostrare che una simile prospettiva è mostruosa, ma chiediamoci se c’è il rischio che ciò possa avvenire anche in Italia. Se consideriamo l’idea di Monti, Bersani e Vendola, concordi nel portare il limite massimo di utilizzo del contante a cinquanta Euro, e se consideriamo che circolano voci secondo le quali il loro obbiettivo finale sarebbe quello di arrivare ad abolirlo completamente, possiamo legittimamente temere che dall’obbligo di pagamento esclusivamente con carta di credito all’installazione del chip RFID, il passo non sia poi così lungo. Mi chiedo se la lotta all’evasione fiscale possa giustificare l’abolizione del contante o addirittura l’inviolabilità del proprio corpo. Chi scrive quest’articolo non ha mai posseduto una carta di credito, né un conto in banca. È evidente che se il contante fosse abolito, sarei costretto a cambiare abitudini. Posso essere libero di non voler possedere carte di credito o conti in banca? È democratica una società che obbliga ad aprire un conto in banca – facendo, di fatto, un favore alle banche – e pagare con carta di credito? E ancora: se voglio fare l’elemosina a un mendicante, come faccio? E mi sia consentito: se una persona vuole andare con una prostituta, come fa? È evidente che in tal caso la carta di credito sarebbe bloccata, non limitandosi a trasformare un’azione immorale in un reato penale, ma, di fatto, rendendola impossibile da compiere. La carta di credito – e peggio ancora – il chip, non sono solo mezzi per spiarci, per sapere in ogni istante, quanti soldi abbiamo, come li abbiamo avuti e come li spendiamo. Se per esempio compro un libro di tizio, anziché di Caio, se finanzio un partito, se pago una prostituta, se ho il vizietto di bere o fumare, se sono un filantropo, ecc, tutte cose che dovrebbero rimanere leggibilmente questioni personali. Ma ancor peggio, l’obbligo della carta di credito o il chip, consentirebbero alle oligarchie tecno-finanziarie, di avere il controllo assoluto sul nostro potere d’acquisto: sono loro che controllano la nostra carta o il nostro chip e se non ubbidiamo a lorsigori, disattivano, e noi non possiamo più accedere al nostro conto. Sarebbe la più orrenda e la più materialistica delle dittature della storia. Di fronte ad una prospettiva simile, non ci possano essere “vie di mezzo”, il “passaggio al bosco” jungeriano deve essere assoluto. Alla dittatura totale, si risponde con la ribellione totale!

Gianluca Donati

  

 

 

 

 

 

 

  

Commenti
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daniela (IP:151.42.18.135) 10-02-2013 10:14

Ringrazio Gianluca per le informazioni che ci dà e i pericoli che ci segnala. Chiaramente considero una mostruosità la prospettiva di un controllo totale dei cittadini europei che siamo già, delle loro coscienze soprattutto.
Tuttavia mi pare che un'Europa forte possa essere un antidoto al Nuovo ordine mondiale. Certamente non qualunque Europa, certamente non questa Europa, certamente non l'Europa di Monti.
Un mondo multipolare mi sembra meglio di un mondo unipolare, ma l'Italietta, da sola, che può fare? Può opporsi all'espandersi della carta di credito, ormai? E poi: non siamo già controllati? Tutti possono sapere quanti e quali libri leggo in biblioteca, quanti soldi ho in banca, quali abbonamenti a gionali e riviste, quali siti frequento sulla rete, quali opinioni esprimo. Telecamere in ogni strada che percorro giornalmente mi riprendono a mia insaputa, il cellulare segnala la mia posizione, e così via. Veniamo lasciati tranquilli solo finché siamo innocui, altrimenti, già adesso, potremmo essere presi di mira. Mi preoccupa di più la presenza della Nato e del Muos sul notro territorio, che una polizia europea che fosse sotto un potere europeo che mi rappresenta. Occorre scegliere, per noi, il tipo di rischio, stando sempre molto in guardia.
Ottimo articolo.
Gianluca (Registered) 10-02-2013 18:28

Mi sembra che si continui a equivocare. L'Europa forte non sta nascendo in contrapposizione del Nuovo Ordine Mondiale, ma come "fase transitoria". Te lo posso dire con certezza perché io ho degli informatori che sono "ai piani alti" dell'elite, non posso farti nomi perché altrimenti perderebbero la vita,ma sono "illuminati pentiti", che mi passano informazioni. Quando gli stati europei saranno falliti, sorgerà lo Stato europeo, ma quest'unificazione politica, sarà sempre sotto controllo delle banche e la polizia europea, obbedirà alle banche e agirà sempre sotto la Nato. Il passo successivo, sarà quello di far fallire anche gli stati europeo e americano, per farli convogliare nello "Stato occidentale", che avrà una moneta unica: l'Amero. Ma anche questa non sarà la fine, perché manderanno in bancarotta anche questa forza geopolitica,fino a che non giungeranno al Nuovo Ordine Mondiale. L'errore è quello di pensare che ci sia una contrapposizione tra Ue e Usa o tra unificazione politica dell'Europa e quella monetaria, mentre invece agiscono all'unisono. Un'unificazione politica dell'Europa, non è temuta dalle elite, ma anzi, sostenuta,l'Europa forte non è un antidoto al Nuovo Ordine Mondiale, ma è il suo cavallo di Troia, e un'altra Europa NON è POSSIBILE!In quanto alla questione che siamo già spiati, non è una buona ragione perché si continui a procedere in quella direzione e poi dipende molto da noi. Io non ho carte di credito, non ho soldi in banca e il cellulare che l'ho comprato solo da qualche mese, lo tengo sempre spento. Non porto mai documenti con me, evito di passare dove so con certezza che ci sono telecamere.Ad ogni modo, un conto è avere la carta di credito e altra cosa l'obbligo di usarla anche per comperare un pacchetto di sigarette.
fosco2007@alice.it
admin (Super Administrator) 10-02-2013 22:46

Per me è indubbio che questa Europa è solo un'appendice degli USA e che rappresenta una tappa nel programma di creazione di un governo mondiale egemonizzato da chi sappiamo. Tuttavia è illusorio pensare che si possa spezzare questa deriva con una chiusura nei confini nazionali. L'unica possibilità di riscatto potrà scaturire da un movimento di dimensioni continentali. Non sarebbe la prima volta. Il 1848 fu una rivoluzione europea. Socialismo, comunismo e fascismo sono stati fenomeni internazionali e interconnessi di vastissima portata. Il 1968 è stata una rivolta europea e mondiale, come il femminismo. Qui non importa notare che questi movimenti sono falliti o sono pervenuti a risultati deludenti. Importa sottolineare che in epoca moderna e contemporanea tutte le rivoluzioni hanno avuto un respiro europeo.Chiusi nella nostra italietta saremmo nulla e non approderemmo a nulla.
Gianluca (Registered) 11-02-2013 04:24

Marx aveva già previsto che il capitalismo sarebbe diventato planetario eche poi ci sarebbero state una serie di crisi, sempre più violente e sempre più ravvicinate che avrebbero fatto collassare il capitalismo rovesciandosi in comunismo. Purtroppo la profezia di Marx si sta compiendo, ma il mercato unico mondiale, non porterà l'uguaglianza, bensì, la dittatura di un'elite economica-finanziaria come attualmente c'è in Cina; capitalismo di Stato! Georges Palante, aveva capito già tutto! Sono anch'io convinto che debba volerci un movimento continentale, anzi, mondiale, ma secondo me questo movimento, non può che essere la convinzione di tutti i popoli della necessità di tornare nella propria dimensione nazionale. sta già succedendo, il nazionalismo sta diventando sempre più aggressivo, l'importante è evitare che degeneri in fenomeni come "Alba dorata", ma l'alternativa potrebbe essere peggiore e cioè, il nazismo vero; l'idea di un'Europa unificata politicamente e culturalmente, sotto l'egemonia della Germania. Anch'io anni fa sognavo l'unificazione europea, come nuovo impero pagano, come superamento della modernità e della civiltà cristiana decadente, come ritorno al Mondo della Tradizione, all'Età dell'oro. Ebbene, ho capito quanti e quali rischi ci siano. Ogni tentativo di riunificare l'Europa ha provocato una catastrofe. La storia dovrebbe insegnare la saggezza; quando l'Europa della Società delle nazioni, crollò, sorse l'Europa di Hitler. Quando crollerà l'Ue - tra non molto - ci troveremo di fronte ad un bivio: o il ritorno alle nazioni, o il nazismo mondiale. Purtroppo temo prevarrà la seconda opzione, ma spero che la storia potrà ducumentare, che il sottoscritto, aveva capito tutto e nel suo piccolo, ha tentato di avvertire l'Europa e i suoi popoli.
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