Signoraggio: la menzogna del debito pubblico

5 settembre 2007

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In tempi in cui non si parla di nient'altro che di tasse, varrà la pena spiegare come stanno realmente le cose, dicendo quello che Bossi e tutti gli altri finti “ribelli” non hanno il coraggio di dire. Le tasse delle persone fisiche sono, mediamente, il 40%  della retribuzione. A questa tassazione “diretta” si aggiungono per i cittadini quelle indirette. L'Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) ci priva del 20% del valore di buona parte dei beni che acquistiamo. A questo si aggiungono tasse specifiche: ICI sulla casa, TARSU per i rifiuti,  IRAP per le imprese, il canone Rai; e per brevità ci fermiamo, tanto il discorso appare chiaro: un lavoratore dipendente italiano sul  reddito lordo può pagare anche oltre il 50% di tasse. Se si trattasse di sangue ci sentiremmo ricoperti di sanguisughe su tutto il corpo e con un vampiro attaccato al collo. In termini finanziari sembra di vivere sotto usura. Ma il nemico non è quello che immaginiamo.
Lo Stato ci chiede soldi attraverso le tasse, ma non è lui l'usuraio. Lo Stato è a sua volta sotto usura. Gli usurai si chiamano Banca d'Italia e Banca Centrale Europea. Società private, che attraverso il signoraggio monetario, fanno indebitare gli Stati,  costringendoli a vessare i propri cittadini, ovvero a farli lavorare come schiavi, per ingrossare a dismisura le proprie casse. L'emissione delle banconote di Euro costa allo Stato italiano il valore nominale delle stesse. Ad esempio, se acquista 100 Euro, lo Stato paga 100 Euro alla BCE/BANKITALIA  in titoli di Stato, sui quali pagherà anche gli interessi. Per pagare le opere pubbliche, gli stipendi statali, lo Stato ha necessità di “denaro”. Il denaro da tempo non rappresenta oro. L'Euro è una convenzione, senza nessun controvalore, accettata da tutti perché è l'unico mezzo per regolare le compravendite e qualsiasi scambio di valore o conoscenza. Questa “convenzione” viene stampata da una società privata, che al costo di pochi centesimi ci rivende a 100 Euro un foglio di carta di qualche grammo con poche gocce di inchiostro. Se lo Stato italiano o la Unione Europea emettessero in proprio gli Euro circolanti, non contrarrebbero debiti con una società privata e gli Euro sarebbero comunque accettati da tutti. Avendo acquistato danaro al suo valore nominale fin dal 1948 prima da Bankitalia e poi dalla BCE, lo Stato italiano ha creato il debito pubblico enorme ed impagabile, che costringe gli Italiani a lavorare e produrre e pagare tasse per sanare un debito illegittimo ed incostituzionale, visto che la “suprema carta” recita che la sovranità monetaria appartiene al popolo.
La classe politica italiana, totalmente asservita al potere dei banchieri e dell'industria, insieme ad intellettuali, giornalisti e scrittori di regime, finti capi popolo, finti rivoluzionari, tollera in silenzio questa schiavitù. Senza questa usura costante, e quindi senza il debito pubblico, lo Stato italiano potrebbe far fronte alle sue esigenze economiche con la sola IVA, ovvero la tassa sugli acquisti. Le altre tasse non esisterebbero, e con esse sparirebbero le angosce, le nevrosi, le ansie, i debiti, l'usura piccola e diffusa, le piccole e grandi tragedie dei fallimenti, degli espropri. Bisogna “assediare” il parlamento con l'esibizione di una proposta di legge sulla “libera sovranità monetaria” e Movimento Zero dovrà essere il capofila di questa ventata rivoluzionaria.

Marco Francesco De Marco 

L’articolo di De Marco introduce un tema che sarà uno fra quelli centrali (accanto alla decrescita, all’autonomismo, all’Europa libera, alla “scuola minima”, etc) che Movimento Zero affronterà per elaborare un suo pensiero politico. Gli verrà dedicato un apposito spazio fra i “Dossier” e ci torneremo spesso, perché una della chiavi di volta per comprendere la Grande Truffa alla base della società schiavistica in cui viviamo.

Commenti
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luca s (Registered) 06-09-2007 10:03

sono d'accordo, il signoraggio dovrebbe essere il tema su cui il movimento dovrebbe insistere. l'italiano parla solo più di soldi e tasse (oltre che di calcio), spara sentenze sui politici, ora di dx ora di sx, ma sottovaluta lo strapotere dell'èlite bancaria. è un tema che se affrontato e spiegato in maniera chiara ed appropriata, potrebbe far presa.
vittoriodigiacinto@gmail.com
Di Giacinto (Registered) 06-09-2007 14:08

Salve, riguardo a questo argomento penso che in Italia ci sono molte persone che si stanno adoperando per far capire il problema che penso sia quello che abbinerei all'art.640 C.P, commette tale reato chi induce altra persona in errore, con artifizi o raggiri.Una eventuale soluzione creare un Gruppo di Lavoro unico, questo penso valga anche per tutti gli altri argomenti che pensiamo siano il problema dell'attuale società Globale.
simone.org (Registered) 06-09-2007 15:27

ci sono diversi movimenti e gruppi politici 8extraparlamentari) ache sono attivi sul tema, ma finora sono mancate azioni concrete. Secondo me sarebbe necessario un coordinamento unico tra tutte le persone interessate (di cui MZ potrebbe farsi promotore) con raccolta firme per una proposta di legge quadro sulla Sovranità Monetaria. Il probleme è che tutto ciò andrebbe accompagnato da un notevole tam tam mediatico e non credo che i media tradizionali, che ancora dominano nelle case degli italiani, si presterebbero a ciò, a meno di con acquistare da loro uno "spazio pubblicitario" di due ore consecutive in cui cacciare una trasmissione in prima serata
solconapoli@libero.it
aragorn (IP:213.140.16.185) 06-09-2007 21:49

La battaglia contro il signoraggio monetario delle banche centrali, al di là della questione socio-economica, è un ottimo strumento per dimostrare l'asservimento sistematico e concordato della politica alle lobbie finanziarie. Buttiglione è contro l'aborto e Pannella favorevole, Bossi è federalista e D'Alema centralista. Diversità culturali, ideologiche e religiose. Che svaniscono di fronte al "patto per la servitù" fatto con i banchieri. Ma chi potrebbe mai essere favorevole e chi contrario all'usura perpetua che BCE/BANKITALIA esercitano sullo Stato e quindi sul popolo italiano? Nessuno evidentemente. Quindi Buttiglione, Pannella, Bossi e D'Alema e anche Prodi e Berlusconi, Napolitano e Veltroni, Marini e Bertinotti,Fini e Di Pietro, pur divisi su argomenti "secondari", quando si tratta della questione delle questioni, la madre di tutti i problemi, tradiscono per convenzione, per patto fatto, il popolo che dovrebbero rappresentare, e da buoni servi si guardano bene dall'affrontare un argomento inaffrontabile. Almeno per loro. Questo per dire a Grillo che, pregiudicato o meno, un servo è sempre un servo. E' vero che il movimento anti signoraggio è frammentato e poco organizzato. Ottimo motivo per assumerci l'onere di essere il primo movimento politico a tentare una organica strategia di diffusione del tema. Credo che a questo ed agli argomenti elencati da Mannino, dovremmo dedicare un assemblea nazionale da tenere al più presto.
Marco Francesco De Marco


vramin (Registered) 29-09-2007 01:41

Soltanto reimpossessandosi del potere dell'emissione monetaria diretta, in nome e per conto dei cittadini, lo Stato eviterà di regalare i proventi del signoraggio al sistema bancario e di spremere i cittadini mediante tasse inevitabilmente crescenti. Lo Stato Italiano SOVRANO potrebbe così finalmente riappropriarsi della possibilità di poter svolgere un' autonoma politica economica, proprio per il fatto di poter rilanciare l'economia senza accrescere l'indebitamento pubblico. L'indebitamento pubblico, infatti, accresce in modo proporzionale il potere dei creditori neiconfronti dello Stato stesso.
La fattibilità della Sovranità Popolare della Monetasi basa su un semplice quanto solido ragionamento: se lo Stato è solvibile quando emette propri titoli del debito pubblico e le monete metalliche, lo è certamente anche quando emette la propria moneta cartacea. Con l'essenziale vantaggio che non si indebita e non paga interessi. In altre parole accresce il patrimonio della comunità invece di lasciare che tale patrimonio venga tacitamente sequestrato da una ristretta cerchia di banchieri.
vramin (Registered) 29-09-2007 02:04

La maggior parte delle persone nutre, parafrasando George Orwell (1984), una specie di elementare patriottismo sul quale si può contare tutte le volte che è necessario allungare l'età pensionistica o pretendere sacrifici in funzione della "crescita economica" del paese, e quando succede che qualcuno tradisca malcontento non c'è da preoccuparsene perché, essendo sprovveduti di idee generali, essi riescono a concentrarlo solo in certe stupidissime lamentele circa questioni specifiche e sempre di nessun conto; i mali maggiori riescono invariabilmente a sfuggire all'attenzione delle loro menti.
Ma quando le "prospettive future" sbandierate dai nostri politici, non trovano un supporto nella realtà di tutti i giorni ne condizioni materiali di credibilità, allora tra le maglie dell%u2019ordito sociale comincia ad infiltrarsi un vento, che poco a poco solleva i veli più esterni della pantomima che è stata messa in scena e mette a nudo il gioco angoscioso dei maggiordomi del potere.
Il desiderio di cambiamento si sta diffondendo. Rivoluzione non appare più una parola "fuori luogo".
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