Movimento Zero al V-Day

8 settembre

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Oggi Massimo Fini, presidente di Movimento Zero, sarà al V-Day a Bologna con Beppe Grillo, Marco Travaglio, Maurizio Pallante, Don Ciotti, Milena Gabanelli, Sabina Guzzanti, Gianna Nannini, Gino Strada, Alessandro Bergonzoni e altri. Fini non parlerà solo di legalità: "Allargherò il mio discorso ai nostri temi, quelli di Movimento Zero". La diretta dell'evento su www.ecotv.it dalle 16:30 in poi.
I Gruppi MZ di Milano, Vicenza e Firenze aderiscono ai V-Day locali. Oltre la legalità, fondamento imprescindibile del vivere civile, scendiamo in piazza per la libertà, perchè i delinquenti non hanno in mano solo il parlamento, perchè i delinquenti sono anche i banchieri, la grande industria e gli speculatori, sono coloro che difendono un modello di vita che ci vuole solo consumatori obbedienti, sono i burocrati di Bruxelles, sono i potenti di Usa e Cina, le due nuove superpotenze, che giocano a farsi la concorrenza ma fanno in realtà parte di un unico gioco, quello della globalizzazione che ci obbliga a lavorare come bestie per avere sempre di meno, sono i truffatori d'idee che difendono una società in cui la democrazia è solo una facciata, sono i "civilizzatori", i neocolonialisti che con la scusa della democrazia negano il sacrosanto diritto dei popoli alla propria cultura e all'autodeterminazione, sono i media, servi delle oligarchie, che bombardano la gente di informazioni inutili negandole una vera libertà d'espressione, sono i guardiani di una "crescita infinita" che è solo assassina e votata al crollo. Noi siamo per una democrazia nuova, diretta, in cui i cittadini si riprendano la loro sovranità; siamo per le autonomie locali; siamo per un'Europa che prenda la via di un modello alternativo a quello totalitario della globalizzazione; siamo per un'economia umana, in cui non conti solo il profitto, ma prima di tutto l'Uomo. Siamo per mettere uno Zero a questa società di schiavi. Il nostro valore è la Libertà.

Commenti
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syn (Registered) 08-09-2007 16:30

Sarà mica registrato sul web (quindi reso in un secondo momento scaricabile) l'intervento di Massimo Fini?
Poggesi (Registered) 09-09-2007 12:10

Sì, proprio di una nuova Europa abbiamo bisogno, libera finalmente dalla compulsione del progresso lineare e dalle bulimie consumistiche: che l'Europa torni ad essere fedele al suo genio, fucina di ideali, custode esemplare di un sacro equilibrio tra continuità ed evoluzione.
luca s (Registered) 09-09-2007 18:59

l'italia è proprio la meno europea tra le nazioni di questa farsa chiamata u.e.: oltre ad essere colonia degli usa (proporrei l'annessione, tanto...) siamo pure sotto la sottovalutata ed infausta egidia vaticana ed a due passi dal pricipale centro mondiale di riciclo di denaro sporco, la svizzera. non rappresentiamo minimamente neanche un potenziale modello. l'italia non ha un' identità, mentre ce l'hanno spagna o francia, ad esempio; inoltre non esiste senso civico...autodeterminazione, decrescita significano impoverimento materiale. nessuno è disposto a rinunciare a nulla...scusate il pessimismo. in ogni caso, w movimento zero.
fabiolucidobalestrieri@hotmail
FabioSbrocchio (Registered) 10-09-2007 01:51

l'italia non ha un identità perchè non esiste (almeno come la intendiamo attualmente), se non in quintali di scartoffie che contano meno di niente.
autodeterminazione e decrescita significano impoverimento materiale, ma soprattutto arricchimento morale. intraprendere questa strada significa rinunciare a cianfrusaglie che facciamo di tutto per avere, pur non volendole veramente: sono gli altri a decidere per noi. e significa ri-arricchirci di una saggezza che non è ne prudenza ne esperienza, ma coscienza di se e di ciò che ci circonda. nessuno è disposto a rinunciare a nulla perchè nessuno sa cosa potrebbe avere in cambio e se lo sa, sa che è troppo faticoso da ottenere e rinuncia in partenza.
chi è qui ha deciso di non rinunciare, nonostante sappia già quale sarà l'esito di questa battaglia: una sconfitta (ma non si sa mai..). e non ha rinunciato perchè sa di non poterlo fare pur volendo e pur sapendo quale sarà l'esito. non è pessimismo, ma coscienza di se e di ciò che ci circonda. non c'è motivo di essere pessimisti dal momento in cui abbiamo la certezza (o no?) che "Non sempre i ribelli possono cambiare il mondo. Ma mai il mondo potrà cambiare i ribelli."
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