Era meglio Bush
27 agosto 2008


 
Pensavamo che con le cosiddette primarie del Partito Democratico italiano si fosse toccato il fondo della farsa elettorale e pseudo democratica, ma fortunatamente gli Americani sono sempre un passo davanti a noi. Se la “vittoria” di Veltroni era scontata quanto ridicola, la corsa alla Casa Bianca ha già il suo vincitore prima di iniziare ufficialmente. Istruttiva, come sempre in questo senso, la lettura del Corrierino della Sera, che ha dedicato alle amenità pronunciate dal “candidato” Obama a Berlino il titolo centrale della prima pagina come se si trattasse di straordinarie rivelazioni di un Presidente già in carica, sottolineando pure l’entusiasmo della folla davanti a frasi come “Europa ed America devono tornare alleate” (ohibò, e adesso cosa sono? possibile che Obama abbia voluto ammettere che adesso sono l’una suddita dell’altra?). Non mancava poi l’annotazione circa l’amore del nostro eroe per l’Italia, un classico che fa sempre presa sulla tipica mentalità provinciale nostrana.
Questo antipasto di nauseabonda melassa mi ha subito fatto pensare a Bush. Già ora mi trovo a rimpiangere questo autentico criminale internazionale e la sua cricca di orridi fiancheggiatori, da Cheney a Rumsfield alla Rice. Perché di questi personaggi si può dire di tutto, ma non che non siano persino lombrosianamente fedeli a quello che rappresentano: lo sguardo ebete di George W, la faccia da intrallazzone malcelata sotto una finta aurea di rispettabilità di Dick e Donald, l’aspetto innaturale da iena appena uscita dal parrucchiere di Condoleeza. Anche impegnandosi sono grinte che non riusciranno mai a nascondere la puzza di marcio degli interessi che in questi anni hanno difeso. Ma il sistema industriale e finanziario che li ha messi in sella ha capito che non è più il momento di mostrare lo sguardo truce. Troppo smaccato il piano egemonico condotto a livello planetario, troppo volgare la retorica patriottarda con la quale si è giustificata ogni nefandezza e restrizione di libertà, troppo palese la violazione dei principi in nome dei quali gli stessi americani dicono di agire.
Intendiamoci, nessun passo indietro da parte dei veri padroni della sedicente democrazia americana. Ma un bel restyling quello sì, era necessario. Adesso è arrivato il momento di mettere in scena il pupazzo liberal, tollerante, giovane, moderato. Insomma, il “poliziotto buono”. Si sono voluti superare: ce lo propongono addirittura nero (ma non troppo), tanto per dimostrare quanto sono democratici nel paese delle grandi opportunità. Finirà l’invasione dell’Afghanistan? Non scherziamo, “la lotta al terrorismo deve continuare” (Obama I); niente più appoggio ai guerrafondai sionisti? Macchè, “Israele rimane il nostro fraterno alleato in Medioriente” (Obama II); finirà lo Stato di polizia internazionale? “Chiuderò Guantanamo” (Obama III, ma le altre decine di prigioni segrete della Cia? Ah già, quelle non fanno notizia). E l’elenco potrebbe andare avanti all’infinito, dall’Iran alla politica sanitaria nazionale, dall’ambiente all’appoggio alle multinazionali, dalla difesa dei diritti umani alle ingerenze negli affari dei paesi sudamericani, etc.
Come sempre negli Usa non cambierà assolutamente nulla nella sostanza, per cambiare tutto (o quasi) nella forma. Esattamente ciò che farà levare gridolini di estasi a chi, tra media e politici, ha reso la politica un mero affare d’immagine. Vedo già la corsa tra Veltroni e Berlusconi a chi è più amico di Obama e tra il Corrierino (della sera) e la Repubblica (delle banane) a chi leverà i peana più osannanti al nuovo Kennedy.   
Noi ce ne terremo lontani, continuando a combattere il modello americano a prescindere dalla marionetta chiamata ad interpretarlo. Però permetteteci di preferire il demonio che si mostra con le corna a quello travestito da angioletto.

Andrea Marcon
Commenti
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syn (Registered) 28-08-2008 12:26

Obama è sempre da preferire, se non altro perchè è nero, anche se non troppo.
fosco2007@alice.it
lucianofuschini (Registered) 28-08-2008 12:48

Condivido in pieno il contenuto dell'articolo, con un'unica obiezione: mi sembra che dia come troppo scontata l'elezione di Obama. E' chiarissimo che tutto l'establishment sta con Obama, per le ragioni brillantemente evidenziate da A.Marcon, ma non credo che l'America profonda sia pronta a votare per un mezzo nero che si chiama Obama Hussein ed è figlio di un musulmano.
kulma (Registered) 29-08-2008 11:12

Scusate se approfitto del sito, ma vi volevo segnalare questo evento.

Associazione culturale "La casa dei pensieri"
1987. Da un' idea di Paolo Volponi
www.casadeipensieri.eu

Rassegna "La storia del
presente", 18° edizione della rassegna culturale internazionale promossa da Casadeipensieri.

Si svolgerà a Bologna dal 29 Agosto al 22
Settembre, presso la "Festa dell'Unità", al Parco Nord.


DOMENICA 7 SETTEMBRE

PALACUORE
ore 18,00

Casadeipensieri2008

"Per il futuro del pianeta. Pensare una decrescita serena"
Incontro con Serge Latouche

Partecipano Paola Bonora, Forte Clò

Presiede Daniele Ara

Di S. Latouche, Breve trattato sulla decrescita serena, Bollati
Boringhieri
vittoriodigiacinto@gmail.com
Di Giacinto (Registered) 29-08-2008 12:12

Grazie Kulma per la segnalazione, Latouche ha tutta l'ammirazione mia e penso di molti di MZ, solo che MZ alla festa dell'unità di Bologna creerebbe un forte disagio culturale, il Manifesto lo capirebbero nel 2050 ed io conto di non esserci
vittoriodigiacinto@gmail.com
Di Giacinto (Registered) 29-08-2008 12:09

Felice di rileggervi, anche se l'articolo di Massimo Fini l'avevo già beccato, purtroppo o per fortuna non riesco a leggere che pochi articoli quasi tutti sul web, confido in un prossimo riavvio delle attività di MZ, non solo giornalistiche,rimango a disposizione.
vittoriodigiacinto@gmail.com
Di Giacinto (Registered) 29-08-2008 12:17

Tra le tante cose che bollono in pentola, abbiamo attivato un sito per presentare una lista civica alla Regione Abruzzo, elezioni 30 Novembre, è gradito il supporto di MZ, il sito www.listeciviche.it. ottimale sarebbe la spinta e collaborazione di Massimo Fini che chiama a raccolta Piero Ricca, Grillo, e tutto il mondo dei Ribelli.
Paulus (IP:81.119.164.131) 29-08-2008 15:39

Sul tema dell'articolo, perso negli ultimi commenti pubblicati, non c'e' molto da dire se non che 'la prova del dolce sta nell'assaggio' (proverbio americano). Vedremo Obama che fara', se eletto. personalmente credo che il grande equivoco- forse volutamente ignorato dai suoi sostenitori 'liberal' europei- e' che lui possa non essere il presidente degli Stati Uniti, pur ricoprendo a carica. Quello che voglio dire e' credo che che per essere , de facto, il presidente si deve fare quello che il momento storico porta a fare in quella posizione. Non riesco a pensare nemmeno al rischio di provare a fare diversamente, neanche come una potenziale alternativa. Finora, tutti i presidenti US sono stati tali (nel senso che ho detto) e non c'e' motivo di pensare che la musica cambi. E' rimasto solo Veltroni o qualcun altro , per esempio, a credere di non aver realizzato un ridicolo e tragico (per l'intelligenza) ossimoro, professandosi emulo di Kennedy quando apparteneva a un movimento culturale che osannava Fidel Castro. JFK era quello che doveva essere in quel momento, stava nella stanza dei bottoni della potenza piu' grande che abbia conosciuto l'umanita' (con tutti gli interessi e vincoli che si porta dietro) e nessuna rimembranza di romantici ex giovani comunisti potra' ridurlo ad altro.
La cosa che non mi piace dell'articolo e' l'ennesimo rferimento al 'sionismo guerrafondaio' : esistera' pure, come ci sono guerrafondai dappertutto, ma identificare Israele e gli Ebrei con esso e' avvilente. Spero di non vedere piu' simili posizioni , che a mio avviso fanno scadere il valore di pur ottimi articoli.

dandy (Registered) 31-08-2008 11:35

Sicuramente Obama non farà molto meglio dei suoi predecessori,ma spero che possa portare una politica più equilibrata nei rapporti tra USA e resto del mondo.
Negli ultimi anni troppe guerre e troppi atti di forza da parte degli americani e dei loro alleati hanno creato grandi instabilità in molte zone del mondo.
Spero che Obama almeno possa ridimensionare il potere dei grandi manovratori!
syn (Registered) 31-08-2008 13:02

Non credo davvero possa esserci qualcuno alla stessa stregua o peggio di Bush...
Enrico Maccieri (IP:79.23.246.254) 31-08-2008 15:14

Rispondendo a Syn: quando si è giunti in fondo al pozzo, capita si cominci a scavare.

Non concordo appieno con l'articolo. Semplicemente perchè tutto il sistema mediatico, qui in Europa, ha già designato il suo presidente ma la storia (e la vita), specialmente le presidenziali USA buffonata del 2000, insegna che non bisogna mai dare tutto per scontato.
Facendo riferimento al già citato sionismo o legame col "fratello Israele" esprimo il mio parere: si è convinti che Israele sia una sorta di fantoccio degli USA, invece ultimamente mi sorgono molti dubbi che non sia, invece, proprio il contrario. Tenete conto che le lobbies ebraiche hanno poteri che non riusciamo nemmeno ad immaginare; vi ricordo che la più potente famiglia bancaria, i Rothschild, guarda caso hanno origine ebraica e tirano le fila da tempo (forse un paio di secoli).
Ma dov'è che voglio arrivare? A dire che non vedo molta simpatia di queste lobbies verso Obama sia per l'atteggiamento meno intransigente che pare abbia mostrato finora sia, probabilmente, per il colore della pelle.

Altro aspetto è il già tratteggiato dipingere Obama come già presidente, ed il suo comportarsi da tale mi irrita.
Citando Tuco da "Il buono, il brutto, il cattivo":
Credo proprio che qualcuno a novembre cadrà facendo rumore, tanto rumore.
Enrico Maccieri (Registered) 31-08-2008 15:22

La citazione, cui facevo riferimento sopra, dice:
"I tipi grossi come te mi piacciono, perché quando cascano, fanno tanto rumore."


Scusate, ma si era persa nei meandri della rete.
Andrea Marcon (Registered) 01-09-2008 11:58

Per Paulus: i sionisti non coincidono nè con israeliani nè tantomeno con gli ebrei. Che però la politica di Israele sia ancora improntata sulle mire espansionistiche sioniste è un dato di fatto.
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