9 settembre 2008 E questa come la vogliamo intitolare? Vogliamo cominciare provando a fare le persone educate? Va bene: allora per adesso niente parolacce, d’accordo?. Potremmo dunque intitolarla “Il lupo e l’agnello”. La colpa delle “ulteriori tensioni” che stanno agitando Vicenza non è di un governo – questo, e il precedente – che dittatorialmente impone alla città una nuova e mostruosa base di guerra Usa, la quale avrà anche, oltre tutto, devastanti conseguenze sull’ambiente. La colpa non è di un commissario governativo Gran Maestro della Supercazzola e Premio Attila 2008, Paolo Costa, che per mesi ha cercato di intortare tutti i cittadini come se fossero un branco di minus habens. No. La colpa è del sindaco Pd Achille Variati il quale, prima di vedersi saccheggiare la città sotto i piedi, e pur sapendo che non ci può più far nulla, ha avuto la folle idea – pensate un po’! – di sentire come c**** (niente parolacce, l’avevo promesso) la pensano i suoi cittadini. La famosa “consultazione”, già. Cose da pazzi! Ma cos’ha in mente, questo terrorista, la democrazia diretta?! Dev’essere lui quello che beve, in Comune, altro che l’ex assessore Quero! Ricordandosi, tra l’altro, che “l’ho promesso in campagna elettorale e credo di essere stato eletto anche per questo” (geniale intuizione). Ma ora l’Unto del Signore lo ha avvertito: la responsabilità di quel che potrà accadere sarà, invece, tutta e solo sua. “La consultazione si manifesta ancor più gravemente inopportuna. (…) Avrebbe una pesante ricaduta perché si porrebbe in diretto contrasto con l’azione del governo e rischierebbe di fomentare ulteriori tensioni interne ed esterne non facilmente prevedibili”. Intelligenti pauca, dicevano i latini. Traducendo, chi ha orecchie da intendere, intenda: le botte di sabato 6 ai presidianti No Dal Molin sono solo un assaggino. Finiamola qui, che tanto ne abbiamo tutti la nausea – vero? – e proviamo a trovare un titolo, tanto per non lasciar vuota la prima riga: che ne dite di “Hanno la faccia come il culo”?
Giuliano Corà
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